Pupilla (n. 1651 - m. 1694) del boiaro Matveev, fu la seconda moglie dello zar Alessio (1671) e la madre di Pietro il Grande. Difese la candidatura del figlio contro i discendenti di primo letto di Alessio [...] e iniziò il movimento filoccidentale, che Pietro portò successivamente a compimento ...
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Uomo politico russo (n. 1853 - m. presso Narva 1921); uomo di fiducia degli zar da Alessandro II a Nicola II, scoppiata la rivoluzione rimase presso la famiglia reale sino al 14 ag. 1917, quando questa [...] venne trasferita a Tobol´sk. Ha lasciato un diario (ediz. inglese, Londra 1927) di fondamentale importanza per la storia della rivoluzione russa ...
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Uomo politico russo (n. 1625 - m. Mosca 1682). Grazie ai suoi legami con lo zar Alessio Michajlovič (che fu educato con lui e sposò una sua nipote) ebbe affidate missioni diplomatiche, e curò in particolare [...] i rapporti con la Polonia e la Piccola Russia. Dal 1671 ebbe la responsabilità della diplomazia russa, adoperandosi per l'annessione della Piccola Russia. Uomo colto, fautore della cultura e civiltà dell'Occidente, ...
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Uomo politico, diplomatico e militare russo (n. 1787 - m. Pietroburgo 1869); addetto militare dello zar Alessandro I (1812-15), quindi in forza al corpo diplomatico, nel 1826 fu inviato da Nicola II a [...] Teheran per concludere un trattato contro la Turchia. Governatore generale della Finlandia (1831), ministro della Marina (1836), nel 1853 fu in missione a Costantinopoli per tentare di convincere il sultano ...
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Costantino il Grande a Mosca dai Rjurikidi alla dinastia dei Romanov
Marcello Garzaniti
La figura dell’imperatore Costantino ha segnato le principali tappe della Moscovia e dell’impero russo. Per la [...] Gesù, saliva su un cavallo a cui erano state applicate delle orecchie d’asino e veniva condotto per le briglie dallo zar in una processione che, almeno nella fase più antica, partiva e ritornava alla cattedrale della Dormizione del Cremlino. Il ruolo ...
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Patriota greco (n. 1793 - m. Nauplia 1832), fratello di Alessandro; si distinse come ufficiale dello zar nella campagna antinapoleonica del 1814; quando il fratello varcò il Prut, si recò come suo luogotenente [...] nel Peloponneso in rivolta (1821); e nel primo periodo della lotta antiturca fu tra i capi più influenti, tanto che nel gennaio 1822 fu eletto presidente della prima assemblea legislativa della Grecia ...
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Kronštadt Città e base navale russa, presso San Pietroburgo. Fu fondata nel 1703, per volontà dello zar Pietro il Grande, come fortezza sull’isola di Kotlin, a difesa di San Pietroburgo, e dotata dei [...] porti militare e commerciale.
Per la sua importanza strategica fu fortificata più volte nel 19° sec. fino a divenire il primo porto del Baltico e base navale inespugnabile agli Anglo-Francesi nella guerra ...
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Moneta divisionale russa, equivalente alla centesima parte di un rublo. Sul conio era rappresentato (1535-1719) lo zar a cavallo con una lancia (in russo kop´ë) in mano. ...
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Generale (Modena 1779 - Nizza Marittima 1849). Prestò servizio negli eserciti piemontese, austriaco e russo; alle dipendenze dello zar fece le campagne contro i Turchi e gli Svedesi; capo di stato maggiore [...] dell'esercito di Georgia (1809-10), sconfisse i Turchi e i Persiani. Tenente generale, poi (1811) governatore e comandante in capo dell'esercito di Georgia, e (1812) aiutante di campo gen. dell'imperatore. ...
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zar
s. m. [adattam. del bulg. car, russo car′, slavo ant. cĭsarĭ, che, come il got. kaisar (da cui il ted. Kaiser), è dal lat. Caesar «Cesare»]. – Re, imperatore, come titolo di cui furono dapprima insigniti, da Bisanzio, i re di Bulgaria...
zar
żar s. m. – Voce di origine etiopica, che significa propriam. «spiriti benevoli dell’aria» e che in etnologia indica un movimento di possessione rituale (v. possessione, n. 1 b) sorto nella regione di Gondar (Etiopia) e diffuso nei vicini...