. Nome volgare di un tipo di moneta d'argento, del valore di 10 soldi, fatta coniare da Guglielmo Gonzaga duca di Mantova (1550-1587) con la figura di Santa Barbara.
Barbarina del girasole venne detta [...] figura di S. Barbara è nel rovescio accompagnata da un girasole.
Barbarine si chiamarono anche le imitazioni operate da diverse zecche, specialmente da quella di Guastalla.
Bibl.: Corpus Nummorum Italic., IV, Roma 1913, pp. 303, 311-312, 319-320, 321 ...
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GERMANIA
P. Berghaus
(ted. Deutschland)
Stato dell'Europa centrale che comprende buona parte dei territori indicati nel Medioevo con lo stesso nome, derivato dagli antichi Germani. La romanizzazione [...] volta anche Francoforte è annoverata tra le città con diritto di conio. Sotto Ludovico il Pio (814-840) furono attivate le zecche di Corvey e Ratisbona. Il conio in oro di Ludovico dell'816-819, comparso probabilmente ad Aquisgrana in un momento di ...
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ANASTASIO I (᾿Αναστάσιος)
C. Bertelli
Imperatore bizantino (491-518).
Silentiarius imperiale, sale al trono con la protezione di Ariadne, vedova dell'imperatore Zeno e che egli sposa. Dal 502 al 506 [...] autore (498) di una riforma della monetazione che sostanzialmente dura sino al 685, con Costantino IV (v. Wroth). Zecche: Costantinopoli, Nicomedia, Antiochia, Cizico e, per l'oro e l'argento, Costantinopoli, Cartagine, l'Italia; alcune coniazioni ad ...
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MATAPANE
Giuseppe Castellani
. Viene generalmente designato con questo nome, di cui non si conosce l'origine, il grosso d'argento di Venezia detto anche ducato (v.), emesso per la prima volta dal doge [...] . Martinori, La moneta ecc., Roma 1915, s. v.; N. Papadopoli Aldobrandini, Le monete di Venezia descritte ed illustrate, I, Venezia 1893, p. 56, tavv. V, VI; G. A. Zanetti, Nuova raccolta delle monete e zecche d'Italia, II, pp. 167, 226; III, p. 247. ...
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Famiglia gentilizia e mercantile di Lucca. Già insignita del marchesato di Lombrici in Versilia, bandita da Lucca (1308) per pochi anni dai Neri, fu dal sec. 14º al 1799 nei primi uffici della repubblica, [...] Benedetto XII ad Avignone; Fiore, Carlo, Giovanni, Pietro e Riccardino, che trassero (1340-86) molto profitto dall'appalto delle zecche regie francesi; Giovanni di Francesco, podestà (tra il 1447 e il 1462) di Foligno, di Siena e di Bologna; Agostino ...
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SEVERO (F. Valerius Severus)
F. Panvini Rosati
Imperatore romano di origine illirica; è ignota la data della sua nascita. Fu nominato Cesare dell'Augusto Costanzo Cloro il 1° maggio 305 e ricevette allora [...] di Roma, Aquileia, Siscia, Tarragona e Cartagine. Nella Gallia si trova il suo ritratto solo sulle monete d'oro della zecca di Treviri, fino alla morte di Costanzo. La sua effigie presenta il carattere comune agli imperatori di origine illirica: l ...
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RENNIE, John
Ingegnere, nato a Phantassie (Haddingtonshire) il 7 giugno 1761, morto a Londra il 4 ottobre 1821. Studiò fisica e matematica a Dunbar, poi all'università di Edimburgo. Fu alle dipendenze [...] costruzione di taluni organi meccanici. Costruì mulini da zucchero per la Giamaica, un gran mulino da farina a Wandsworth, le zecche di Tower-Hill, di Copenaghen, ecc., dove mosse le sue macchine col motore a vapore inventato dal Watt. La conoscenza ...
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FORTE
Giuseppe Castellani
. Forte in contrapposto di debole si disse la moneta di lega o di peso migliore rispetto ad altra emissione precedente o seguente. Il nome di forte venne poi dato specialmente [...] , parisiense, aquilato, escucellato, patacco di Piemonte, scodellato, ecc. Con lo stesso nome sono indicate monete emesse da altre zecche piemontesi.
Bibl.: Corpus nummorum italicorum, I, Roma 1910, passim; E. Martinori, La moneta, ecc., Roma 1915, p ...
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Veniva così chiamata una moneta di Mirandola del valore di quattro soldi, ma non si sa la ragione di tale denominazione; forse per la poca importanza della moneta o per la forma dello scudo che può somigliare [...] tariffe di Guastalla è attribuito lo stesso nome anche a monete di Modena valutate lire tre e dieci soldi.
Bibl.: E. Martinori, La moneta, Roma 1915, p. 24; G. A. Zanetti, Nuova raccolta delle monete e zecche d'Italia, III, Bologna 1783, passim. ...
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FLORIANO (Marcus Annius Florianus)
M. Floriani Squarciapino
Fratello per parte di madre di Tacito, gli successe nella dignità imperiale per acclamazione dei soldati in Roma (aprile 276); fu ucciso nel [...] , che pure presentano due varianti principali, oltre a lievi variazioni dovute ai diversi incisori delle differenti zecche. Il ritratto, nella ferma compattezza dei volumi, nelle vivaci notazioni fisionomiche, nella trattazione in massa unitaria ...
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zecca1
zécca1 s. f. [dall’arabo sikka «conio»]. – Officina governativa in cui si coniano le monete, i timbri e i sigilli dello Stato; assol., la Zecca, azienda di Stato fino al 1978, poi riunita al Poligrafico dello Stato in un unico ente...
zecca2
zécca2 s. f. [voce di origine longob.; cfr. ted. Zecke]. – 1. Nome comune di varie specie di acari ixodidi, diffusi ovunque, tutti ematofaghi, ectoparassiti di vertebrati terrestri, ai quali spesso trasmettono microrganismi patogeni...