GIUSTINIANO I (Flavius Petrus Sabatius Iustinianus; Φλάβιος Πέτρος Cαββάτιος ᾿Ιουστινιάνος)
C. Bertelli
Imperatore romano; successe allo zio Giustino I. Regnò dal 527 al 565. Fu console nel 521, nel [...] a cavallo (v. anastasio; costantinopoli; dittico; zenone).
Sotto G. l'espansione dei confini dell'Impero fece risorgere numerose zecche, che giunsero così a undici dalle cinque che erano sotto Giustino. Anche se la monetazione sotto G. non raggiunse ...
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PANSA, Giovanni
Gaetano Sabatini
Nacque il 21 marzo 1865 a Sulmona, da Nicola, avvocato attivamente impegnato nella vita pubblica cittadina, e da Francesca Betti, proveniente da una famiglia della borghesia [...] numismatica e scienze affini, XXIII [1910], 3, pp. 1-23), la bibliografia analitica sulle zecche medievali degli Abruzzi (Saggio di una bibliografia analitica della Zecca medioevale degli Abruzzi, in Le monete del Reame delle Due Sicilie da Carlo I d ...
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CROCE
Red.
La lenta formazione dell'iconografia storica cristiana (confronta s. v. nuovo testamento) contribuì a ritardare anche la rappresentazione di quello che è oggi il simbolo di fede più evidente [...] una c. tra A e Ω datata al 312. A poco a poco, a partire dal 314, la c. appare sulle monete delle zecche imperiali: di Tarragona (c. greca, ma con ancora l'iscrizione Soli invicto comiti); Siscia (317: il monogramma appare sul casco di Costantino. E ...
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Vedi IMERA dell'anno: 1961 - 1973 - 1995
IMERA (v. vol. iv, p. 119)
N. Bonacasa
L'identificazione del sito archeologico di I., dovuta per primo a Tommaso Fazello e riconfermata poi dallo Houel, dal Palmeri, [...] e di terracotta, alcuni utensili di ferro e di bronzo, ecc. Assai rilevante è il numero delle monete, per gran parte delle zecche di I., Siracusa e Agrigento.
Fortificazioni. All'estremità NE del Piano di I., nel punto in cui ha inizio il declivio, è ...
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MEDAGLIONE
L. Breglia
Il vocabolo, derivato senza una precisa connessione di significato dal termine medaglia, indica, nel suo più largo senso, un disco con rilievi; può essere quindi applicato a varie [...] ., poiché precedentemente pare che i m. siano stati coniati se non nella stessa officina per lo meno in una sola zecca urbana collegata a quella monetale. Problemi comunque che, come tutti quelli inerenti ad ogni ricerca artistica, non possono essere ...
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L'Italia romana delle Regiones. Regio VI Umbria
Dorica Manconi
Regio vi umbria
Nella divisione augustea la regio VI occupava un territorio, corrispondente ad ampie sezioni delle attuali regioni Umbria, Romagna [...] marittimi (Senigallia, Fano, Pesaro), in questa regione.
In connessione con la colonizzazione va menzionata l’esistenza di alcune rare zecche di monete (Gubbio, Todi) e la tesaurizzazione di gruppi di altre (aes rude, aes grave e aes signatum in ...
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Vedi GELA dell'anno: 1960 - 1973 - 1994
GELA (Γέλα)
D. Adamesteanu
È una colonia rodio-cretese fondata circa il 689-688 a. C. Gli oikistài sono stati Antifemo ed Entimo, i quali scelsero il sito della [...] VI e fino alla fine del IV sec. a. C., si è inserita con i suoi didraemi o tetradra cmi delle zecche monetali arcaiche, eccellendo nel rendimento slanciato dei cavalli e dei cavalieri e specialmente nella plasticità del toro o della testa del toro ...
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MONETA
L. Travaini
Nel Medioevo, il termine m. designava tanto la zecca (è anzi questo il significato originario della parola, dovuto al fatto che la prima zecca romana si trovava presso il tempio di [...] quelli di Genova dal 1139 (IANVA); un ponte fortificato sui quattrini di Ascoli Piceno; l'imponente acquedotto compare come segno di zecca sulle m. di Segovia. Più tardi furono i santi a tenere in mano i modellini delle loro basiliche o delle città ...
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CORDERO di San Quintino, Giulio
Nicola Parise
Secondogenito del conte Giovanni Antonio e di Maria Caterina Botta, nacque a Mondovì il 30 genn. 1778. Compì i propri studi a Fossano presso i somaschi [...] , in Boll. d. Soc. piemontese di archeol. e belle arti, n. s., XVIII (1964), pp. 5-26; D. Massagli, Introduzione alla storia della zecca e delle monete lucchesi, a cura di F. Panvini Rosati, Lucca 1976, pp. 9-23; S. Curto, Storia dei Museo egizio di ...
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TETRARCHI
F. Zevi
Col nome di T. si indicano solitamente nella letteratura archeologica due gruppi di immagini in porfido, a Roma (Vaticano) e a Venezia (S. Marco).
Queste immagini sono state poste [...] ha ben messo in evidenza il continuo scambio delle immagini dei T. in monete battute con uno stesso nome; alcune zecche creano perfino tipi generici (le "effigi banali") copiate da altre monete e adattabili ad ogni dinasta. Egli ha perciò stabilito ...
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zecca1
zécca1 s. f. [dall’arabo sikka «conio»]. – Officina governativa in cui si coniano le monete, i timbri e i sigilli dello Stato; assol., la Zecca, azienda di Stato fino al 1978, poi riunita al Poligrafico dello Stato in un unico ente...
zecca2
zécca2 s. f. [voce di origine longob.; cfr. ted. Zecke]. – 1. Nome comune di varie specie di acari ixodidi, diffusi ovunque, tutti ematofaghi, ectoparassiti di vertebrati terrestri, ai quali spesso trasmettono microrganismi patogeni...