CITTÀ
P. Cuneo
La definizione di Isidoro di Siviglia (Etym., XV, 2, 1), identificando la civitas nel vincolo associativo che lega gli abitanti e l'urbs entro le mura che circondano lo spazio abitato, [...] Un fenomeno interamente autoctono inoltre fu quello della fondazione di castelli che ospitavano le truppe e spesso anche le zecche (burhs), ai quali in molti casi si affiancò un mercato, e che costituirono quelle entità che, definite boroughs, furono ...
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Vedi RITRATTO dell'anno: 1965 - 1996
RITRATTO
R. Bianchi Bandinelli
J. Auboyer
R. Bianchi Bandinelli
SOMMARIO. - 1. Premesse generali. - 2. Egitto. - 3. Mesopotamia. - 4. Periodo achemenide. - 5. [...] all'arte romana. Uno dei primi atti del princeps nell'assumere il potere era di far inviare la propria effigie alle zecche monetarie provinciali (oltre, naturalmente a quella di Roma). Tuttavia, anche nel r. imperiale, sino a Traiano (imp. 98-117 d ...
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Vedi PUNICA, Arte dell'anno: 1965 - 1996
PUNICA, Arte
G. Ch. Picard
G. Pesce
G. Garbini
L'arte p. rappresenta quella corrente artistica che fa capo a Cartagine. Di derivazione fenicia, essa si diffuse [...] emettessero proprî nummi di bronzo riservandosi il monopolio della coniazione in oro e in argento. Così ebbero origine zecche anche in Sardegna, i cui prodotti però non presentano speciale interesse artistico.
20. Conclusione. - Eccezion fatta per le ...
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L’arco di Costantino
Un monumento dell’arte romana di rappresentanza
Alessandra Bravi
Per celebrare la battaglia vittoriosa di Costantino contro Massenzio a ponte Milvio, il 28 ottobre 312 d.C., venne [...] nell’autunno del 314 e dopo che nel 315 entrambi gli imperatori avevano assunto il consolato, vennero coniate da zecche costantiniane due serie parallele: nella prima si trovavano Costantino sul retto e la dicitura Soli Invicto Comiti sul rovescio ...
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CASTELLO
W. Müller-Wiener
Struttura fortificata con funzioni difensive e talvolta anche abitative, il c. viene normalmente indicato nelle fonti latine medievali con i termini castrum e castellum, indirettamente [...] dopo l'arrivo nella penisola iberica a partire dal 711, occuparono le città che erano state sede di diocesi, le zecche e le piazzeforti militari, i primi rifugi delle forze cristiane del Settentrione furono probabilmente le grotte, utilizzate in modo ...
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LOMBARDIA
F. Cervini
Regione dell'Italia settentrionale, comprendente la parte centrale della pianura Padana, delimitata a N dalle Alpi Centrali, dal Mincio e dal lago di Garda a E, dal corso del Po [...] 1973, p. 96). Anche in questo caso, però, non se ne conosce la storia precedente. L'aggiornamento stilistico investì pure le zecche, quando sulle monete milanesi di Bernabò e Galeazzo II Visconti (1354-1378) la consueta figura di S. Ambrogio in trono ...
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zecca1
zécca1 s. f. [dall’arabo sikka «conio»]. – Officina governativa in cui si coniano le monete, i timbri e i sigilli dello Stato; assol., la Zecca, azienda di Stato fino al 1978, poi riunita al Poligrafico dello Stato in un unico ente...
zecca2
zécca2 s. f. [voce di origine longob.; cfr. ted. Zecke]. – 1. Nome comune di varie specie di acari ixodidi, diffusi ovunque, tutti ematofaghi, ectoparassiti di vertebrati terrestri, ai quali spesso trasmettono microrganismi patogeni...