Vedi SIBARI dell'anno: 1966 - 1997
SIBARI (Σύβαρις, Sybaris)
P. Zancani Montuoro
Colonia greca sulla costa ionica d'Italia fra i fiumi Crati e l'omonimo S., celebre per la sua straordinaria ricchezza [...] finirono per sempre nel 510: coniazioni più modeste si ebbero prima in unione con altre città (Posidonia, Crotone, alle cui zecche debbono per necessità attribuirsi) e poi di nuovo indipendenti; gli specialisti (L. Breglia, C. M. Kraay), che le hanno ...
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GIUSTINIANO I (Flavius Petrus Sabatius Iustinianus; Φλάβιος Πέτρος Cαββάτιος ᾿Ιουστινιάνος)
C. Bertelli
Imperatore romano; successe allo zio Giustino I. Regnò dal 527 al 565. Fu console nel 521, nel [...] a cavallo (v. anastasio; costantinopoli; dittico; zenone).
Sotto G. l'espansione dei confini dell'Impero fece risorgere numerose zecche, che giunsero così a undici dalle cinque che erano sotto Giustino. Anche se la monetazione sotto G. non raggiunse ...
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CROCE
Red.
La lenta formazione dell'iconografia storica cristiana (confronta s. v. nuovo testamento) contribuì a ritardare anche la rappresentazione di quello che è oggi il simbolo di fede più evidente [...] una c. tra A e Ω datata al 312. A poco a poco, a partire dal 314, la c. appare sulle monete delle zecche imperiali: di Tarragona (c. greca, ma con ancora l'iscrizione Soli invicto comiti); Siscia (317: il monogramma appare sul casco di Costantino. E ...
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GONZAGA, Cesare
Molly Bourne
Nacque, probabilmente in Sicilia, il 6 sett. 1536, primogenito di Ferrante I Gonzaga e Isabella di Capua; fu chiamato Cesare in onore di Carlo V. Tra i titoli ereditati [...] e del palazzo della Comunità, e la trasformazione del palazzo ducale e della chiesa dell'Annunziata dei padri serviti. La Zecca fu realizzata solo nel 1571, anche se Ferrante (I) aveva ottenuto dall'imperatore il diritto di coniare moneta già nel ...
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Vedi IMERA dell'anno: 1961 - 1973 - 1995
IMERA (v. vol. iv, p. 119)
N. Bonacasa
L'identificazione del sito archeologico di I., dovuta per primo a Tommaso Fazello e riconfermata poi dallo Houel, dal Palmeri, [...] e di terracotta, alcuni utensili di ferro e di bronzo, ecc. Assai rilevante è il numero delle monete, per gran parte delle zecche di I., Siracusa e Agrigento.
Fortificazioni. All'estremità NE del Piano di I., nel punto in cui ha inizio il declivio, è ...
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Anglonormanna, Arte. Metalli lavorati
M. Campbell
METALLI LAVORATI
L'arte della lavorazione dei metalli nel periodo della dominazione normanna dell'Inghilterra non conobbe grandi mutamenti tecnici [...] scultore e orafo.Londra era probabilmente il centro principale di questa produzione, ma la presenza in tutto il paese di zecche - che tra i vari lavoranti dovevano senz'altro includere degli orafi - e di grandi fondazioni monastiche, dove vi era ...
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MEDAGLIONE
L. Breglia
Il vocabolo, derivato senza una precisa connessione di significato dal termine medaglia, indica, nel suo più largo senso, un disco con rilievi; può essere quindi applicato a varie [...] ., poiché precedentemente pare che i m. siano stati coniati se non nella stessa officina per lo meno in una sola zecca urbana collegata a quella monetale. Problemi comunque che, come tutti quelli inerenti ad ogni ricerca artistica, non possono essere ...
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Vedi GELA dell'anno: 1960 - 1973 - 1994
GELA (Γέλα)
D. Adamesteanu
È una colonia rodio-cretese fondata circa il 689-688 a. C. Gli oikistài sono stati Antifemo ed Entimo, i quali scelsero il sito della [...] VI e fino alla fine del IV sec. a. C., si è inserita con i suoi didraemi o tetradra cmi delle zecche monetali arcaiche, eccellendo nel rendimento slanciato dei cavalli e dei cavalieri e specialmente nella plasticità del toro o della testa del toro ...
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MONETA
L. Travaini
Nel Medioevo, il termine m. designava tanto la zecca (è anzi questo il significato originario della parola, dovuto al fatto che la prima zecca romana si trovava presso il tempio di [...] quelli di Genova dal 1139 (IANVA); un ponte fortificato sui quattrini di Ascoli Piceno; l'imponente acquedotto compare come segno di zecca sulle m. di Segovia. Più tardi furono i santi a tenere in mano i modellini delle loro basiliche o delle città ...
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Scultura
FFrancesco Aceto
La vicenda della scultura federiciana ha inizio nel giugno del 1223 con la fondazione del palatium di Foggia (Haseloff, 1920; Leistikov, 1977). Scelta dei tempi e del luogo, [...] del suo nome e della sua maestà ‒ come egli stesso dichiara in un documento del 1248 ‒ dagli augustali aurei coniati nelle zecche di Messina e Brindisi. In asse con il sovrano, subito al di sopra del fornice, prendeva posto l'immagine simbolica della ...
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zecca1
zécca1 s. f. [dall’arabo sikka «conio»]. – Officina governativa in cui si coniano le monete, i timbri e i sigilli dello Stato; assol., la Zecca, azienda di Stato fino al 1978, poi riunita al Poligrafico dello Stato in un unico ente...
zecca2
zécca2 s. f. [voce di origine longob.; cfr. ted. Zecke]. – 1. Nome comune di varie specie di acari ixodidi, diffusi ovunque, tutti ematofaghi, ectoparassiti di vertebrati terrestri, ai quali spesso trasmettono microrganismi patogeni...