L’espressione italiano popolare, attestata già nell’Ottocento (si trova, per es., negli Opuscoli sulla lingua italiana di Giovanni Romani, Milano, Silvestri, 1827, p. 407), deve il suo successo negli studi [...] suffissi (discrezionalità «discrezione») e di prefissi (indispiacente «dispiaciuto»; spensierato «pensieroso»); la produttività del suffisso zero e della sottrazione di suffisso (prolungo «prolungamento»; spiega «spiegazione»); la presenza di morfemi ...
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La conversazione è uno scambio verbale tra due o più partecipanti, come tipo di attività socialmente organizzata, prevalentemente di carattere informale e basata sulla ➔ lingua parlata. La conversazione, [...] una scalarità della ripetizione dialogica sull’asse accordo / disaccordo, a partire da quello che può essere considerato il grado zero nella scala, cioè la semplice funzione di conferma della ricezione di quanto inteso nel turno precedente (come in 9 ...
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Il discorso diretto è una delle forme tradizionalmente riconosciute del ➔ discorso riportato, cioè uno dei modi che offre la lingua per riprodurre, in forma orale o scritta, enunciati appartenenti a un [...] sfruttato nella prosa giornalistica, perlopiù in apertura di articolo, come nell’esempio seguente:
(24) «Stiamo volando con visibilità zero: non sappiamo che ne sarà dei prestiti che abbiamo erogato se aumentano i disoccupati o se cala il valore ...
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Ogni lingua ha al suo interno differenziazioni collegate con fattori sociali ed extralinguistici ed è articolata in varietà. Le varietà di lingua rappresentano le diverse attualizzazioni, ognuna distinta [...] del ➔ plurale dei nomi e degli aggettivi maschili avviene con meccanismi morfologici diversi rispetto a quelli dell’italiano: morfema zero (come in piemontese: ’l can «il cane» / i can «i cani»; ), plurale metafonico (come in romagnolo: spos «sposo ...
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È difficile ricondurre la lingua dei mezzi di comunicazione di massa (o mass media) a un unico tipo, nonostante alcuni fenomeni comuni. Prendendo in prestito l’abitudine dell’Accademia della Crusca di [...] denominali in -are (posizionare, visionare); i suffissi -izzare, -izzazione (irizzare, irizzazione); i deverbali a suffisso zero (ammortizzo, reimpiego, reintegro, scorporo, stipula, utilizzo); e soprattutto l’uso di prefissoidi (dis-, eco-, euro ...
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Con modo di dire o, più tecnicamente, locuzione o espressione idiomatica si indica generalmente un’espressione convenzionale, caratterizzata dall’abbinamento di un significante fisso (poco o niente affatto [...] della grossa, prendere due piccioni con una fava (si veda Beccaria 2006: 259-262);
(f) la tecnica, l’economia: sparare a zero, avere una marcia in più, giocare al rialzo;
(g) lo spettacolo: essere un dongiovanni, essere un vitellone, essere come l ...
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FORNACIARI, Luigi
Domenico Proietti
Nacque a Lucca il 17 sett. 1798 da Angelo, "tesoriere pubblico" nell'amministrazione ducale, e da Rosaria Tognini.
Studiò grammatica e retorica nelle scuole di S. [...] -101; M.A. Frangipani, Gli "Esempi di bello scrivere" di L. F. nei programmi scolastici postunitari, in Studi latini e ital., 1986, n. zero, pp. 161-182; C. Ossola, Tra lingua e storia, in Letteratura italiana (Einaudi), II, Torino 1986, p. 986; G.L ...
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Forma di condotta comunicativa atta a trasmettere informazioni e a stabilire un rapporto di interazione che utilizza simboli aventi identico valore per gli individui appartenenti a uno stesso ambiente [...] appartenenti a un insieme finito, detto alfabeto, con l’aggiunta eventuale della stringa vuota (cioè della stringa di lunghezza zero). Un l. può essere descritto per mezzo di una grammatica, che descrive esattamente come ‘costruire’ le stringhe del l ...
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Chimica
Generalità
L’a. chimica si occupa dei metodi che permettono di determinare la composizione chimica di un campione. Genericamente ha il significato di scissione in elementi più piccoli e loro esame, [...] e curvilineo; il fatto che si pervenisse a risultati esatti trascurando quantità non attualmente nulle, ma solo tendenti allo zero; in una parola, l’introduzione dell’infinitesimo e dell’infinito destò in molti matematici non poche perplessità. Altri ...
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Crittografia
GGiancarlo Bongiovanni
di Giancarlo Bongiovanni
SOMMARIO: 1. Introduzione e definizioni. ▭ 2. Cenni storici. ▭ 3. Crittografia a chiave segreta: a) l'algoritmo DES; b) l'algoritmo IDEA; [...] numero di bit tale per cui il blocco stesso, interpretato come un numero in base 2 (cioè un numero binario) ha un valore compreso fra zero e (n - 1); 2) per calcolare il testo cifrato C relativo a un blocco di valore P si eleva P alla potenza e, si ...
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zero
żèro agg. e s. m. [dal lat. mediev. zèphyrum, adattam. (Leonardo Fibonacci nel Liber abbaci, 1202) dell’arabo ṣifr «nulla, zero», calco del sanscr. śūnyá «vuoto» e poi «zero» (v. anche cifra)]. – 1. a. Primo numero della successione naturale...
zero emissioni
loc. s.le f. pl. Riferito ad attività, prodotto, fonte di energia senza emissioni di anidride carbonica o di gas serra; anche nella loc. avv.le a zero emissioni. ♦ Ci sono Paesi con città larghe in cui l'alternativa è reale...