Il termine quantificatori indica una serie di espressioni che forniscono informazioni quantitative sui referenti del nome a cui si collegano e, di conseguenza, sulla frase all’interno della quale quel [...] pronomi), che esprimono invece quantità approssimate (cfr. Simone 200819: 298 segg.).
I numerali sono aggettivi e nomi che vanno da zero all’infinito e sono organizzati secondo una base numerica che può variare da lingua a lingua (in italiano la base ...
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Per desinenze, nella grammatica tradizionale, s’intendono le terminazioni delle parti del discorso variabili (➔ parti del discorso), che in genere recano informazione morfologica di natura flessiva (➔ [...] anche i significati «indicativo» e «presente»: sono da attribuire al suffisso -a? Oppure a un supposto suffisso zero, foneticamente vuoto? Oppure, infine, si deve pensare che la forma parla è automaticamente interpretata come presente e indicativo ...
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Intuizione e rappresentazione della modalità con cui i singoli eventi si susseguono e sono in rapporto l’uno con l’altro (per cui essi avvengono prima, dopo o durante altri eventi), vista o come fattore [...] , cioè il meridiano di Greenwich); l’origine del t. è poi fissata non al mezzogiorno medio, ma alla mezzanotte che lo precede (istante zero) ed è questo è il t. civile, pari a t′m+12h. In realtà, la suddivisione in pratica dei fusi orari non segue ...
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Semiologia
Gian Paolo Caprettini
(App. IV, iii, p. 301; v. semiotica, III, ii, p. 697)
Semiologia del testo letterario
La s. (o semiotica) negli ultimi decenni è stata spesso al centro di interrogativi [...] generale:
V.Ja. Propp, Morfologija skazki, Moskva 1928 (trad. it. Morfologia della fiaba, Torino 1966).
R. Barthes, Le degré zéro de l'écriture; suivi de Éléments de sémiologie, Paris 1965 (trad. it. Elementi di semiologia, Torino 1966).
Théorie de ...
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La nominalizzazione è la trasformazione (tecnicamente, la transcategorizzazione) in nome di un elemento linguistico di qualunque natura (parola, espressione, frase, componente di frase, ecc.) e categoria. [...] lo sono più nella lingua d’oggi: per es., -anza / -enza; -mento è declinato a vantaggio di -zione e del suffisso ‘zero’ (vale a dire a vantaggio della mera conversione).
Accade anche che nuove nominalizzazioni abbiano sostituito le vecchie (16):
(16 ...
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Stato dell’Europa occidentale, all’estremità ovest del Bassopiano Germanico. Si affaccia sul Mare del Nord e comprende le foci del Reno, della Mosa e della Schelda. Il territorio, in continua evoluzione [...] nord. Le temperature medie annue variano tra 9 e 11 °C, valori che possono scendere, sempre nelle pianure, eccezionalmente sotto lo zero; la media di luglio oscilla tra 15 e 17 °C. Le precipitazioni non sono copiose, ma frequenti. Cadono in media 700 ...
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Ciascuno dei segni con cui si rappresentano graficamente i suoni delle vocali e delle consonanti di un alfabeto.
Comunicazione scritta che una persona indirizza a un’altra, oppure a un ufficio, a un ente [...] quoziente di a e b (con l’avvertenza che, nella divisione, il divisore b deve essere sempre supposto diverso da zero). Per quel che riguarda il segno − valgono le seguenti convenzioni e regole:
.
Le regole del calcolo letterale derivano tutte dalle ...
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Chimica
Si dice di sostanza che non presenta reazione acida o basica; così, per es., è n. un sale che, sciolto in acqua, produce ioni che, essendo acidi e basi di Brönsted debolissimi, non mostrano tendenza [...] costituito da numeri interi, rispetto alle ordinarie operazioni di somma e di prodotto, gli elementi n. sono rispettivamente i numeri zero e uno, mentre nell’anello dei numeri pari non v’è elemento n. rispetto al prodotto.
Tecnica
In elettrotecnica ...
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Diritto
Si chiama a. di credito il contratto, normalmente oneroso, con cui una banca (accreditante) si obbliga a tenere a disposizione del cliente (accreditato) una somma di denaro, per un dato periodo [...] punto compreso fra le labbra e l’ugola. I fonemi di una lingua possono sistemarsi scalarmente secondo il grado di a.; le vocali occupano i gradi maggiori (massimo nei vari tipi di a); all’estremo opposto si trovano le occlusive con il grado zero. ...
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Traduzione
Sergio Marroni
(App. V, v, p. 533)
La traduzione letteraria
Se si sottopone a un approfondito esame l'idea, per molto tempo assai diffusa, che il tradurre consista nel 'trasporto' del significato [...] a parte di uno: it. cielo - ingl. heaven / sky, it. zio - lat. avunculus / patruus), 'equivalenza zero' (corrispondenza uno a zero: ingl. pudding - it. pizza). Koller opera una distinzione fra equivalenza denotativa, connotativa, normativo-testuale ...
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zero
żèro agg. e s. m. [dal lat. mediev. zèphyrum, adattam. (Leonardo Fibonacci nel Liber abbaci, 1202) dell’arabo ṣifr «nulla, zero», calco del sanscr. śūnyá «vuoto» e poi «zero» (v. anche cifra)]. – 1. a. Primo numero della successione naturale...
zero emissioni
loc. s.le f. pl. Riferito ad attività, prodotto, fonte di energia senza emissioni di anidride carbonica o di gas serra; anche nella loc. avv.le a zero emissioni. ♦ Ci sono Paesi con città larghe in cui l'alternativa è reale...