Tinia Nome latino della suprema divinità etrusca, identificata con Zeus, di cui prese funzioni, aspetto, attributi, associato a Uni (Giunone) e Menrva (Minerva). ...
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AMALTEA (᾿Αμάλϑεια, Amalthēa)
G. Bermond Montanari
Ninfa alla quale Rhea affidò Zeus quando nacque, per salvarlo da Kronos, affinché lo allevasse. A. fece allattare Zeus da una capra, con la cui pelle, [...] stella e che le sue corna stillassero nettare ed ambrosia. Si narrò infine che un suo corno, rottosi, fosse donato a Zeus dalla ninfa A., pieno di fiori e frutta (cornucopia). Quest'ultima leggenda dovette formarsi solo quando le figure della capra e ...
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Mercurio
Emanuele Lelli
Lo spregiudicato e geniale messaggero degli dei
Originario dio dei pastori e dei viandanti, Mercurio (che in Grecia si chiamava Ermete) simboleggia l’astuzia e l’inventiva, la [...] Spesso è capriccioso e burlone: addormenta il mostro Argo dai cento occhi che faceva la guardia a Io (la giovane amata da Zeus e trasformata in vacca da Giunone); libera Marte dalla botte di ferro in cui era stato rinchiuso dai giganti Oto ed Efialte ...
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Marte
Giorgio Padoan
Emmanuel Poulle
Marcello Aurigemma
Figlio di Zeus e di Era (secondo alcuni mitografi, della sola Era, senza intervento maschile), Ares, dio della guerra, è rappresentato per lo [...] più in atteggiamento virile, armato, e non di rado sul cocchio da guerra guidato dalla sorella Bellona. I Latini l'identificarono in M., divinità indigena particolarmente cara ai Romani che le attribuivano ...
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(gr. Τιτυός) Mitico gigante dell’isola di Eubea, figlio di Zeus e di Elara. Nacque nelle profondità della terra, dove Zeus, timoroso della gelosia di Era, aveva nascosto Elara incinta. Per aver tentato [...] Latona, T. è condannato a giacere immobile mentre due avvoltoi (o serpenti) gli rodono il fegato che rinasce secondo le fasi lunari ...
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(gr. Καλλιόπη e Καλλιοπεία) Una delle nove Muse. Figlia di Zeus e di Mnemosine, è considerata la musa (➔) della poesia, in particolare di quella epica. ...
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(gr. ῎Ονειρος) Personificazione greca del sogno. Nunzio alato mandato da Zeus, aveva una veste ora bianca ora nera e un corno da cui versava i sogni. Un’altra divinità dei sogni è Morfeo. ...
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. Coppia di vecchi sposi frigi che ospitarono Zeus ed Ermete, i quali, avendo assunto l'aspetto di mortali peregrinavano per la Frigia ed erano stati respinti dagli altri abitanti. Gli dei sommersero il [...] paese e trasformarono la capanna in un sontuoso tempio; ai due vecchi poi concedettero l'esaudimento di un loro desiderio. Essi chiesero di essere i sacerdoti del tempio e di morire ad un tempo; e dopo ...
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TILIMIA
G. Uggeri
Si legge su uno specchio bronzeo con Zeus alato che appare a Semele, già colpita dal fulmine.
Forse lo specchio non è etrusco, ma falso; inoltre non si sa se T. è un nome proprio, [...] per cui non è il caso di parlare, con il Bugge, di metatesi da un *timilia, da riconnettere al latino Stimula, anche Simila (Liv., xxxix, 12, 4), corrispondente alla greca Semele.
Bibl.: C. Pauli, in Roscher, ...
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RADAMANTO (Ραδάμανϑυς, Rhadamanthus)
E. Paribeni
Re di Creta, figlio di Zeus e di Europa e fratello di Minosse. Con quest'ultimo è il rappresentante più tipico delle elevatissime tradizioni di giustizia [...] dell'isola. E come re tra i più saggi e giusti, viene a far parte nell'altro mondo dei giudici infernali.
Le uniche apparizioni sicure di R. s'incontrano nei grandi vasi tarantini con figurazioni dell'Oltretomba, ...
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zeidi
żèidi s. m. pl. [lat. scient. Zeidae, dal nome del genere Zeus, che è dal lat. class. zeus o zaeus, gr. ζαιός, sorta di pesce]. – Famiglia di pesci zeiformi, la più numerosa dell’ordine, cui appartiene il pesce sampietro (lat. scient....
ganimede
ganimède s. m. [per antonomasia, dal nome di Ganimede (gr. Γανυμήδης, lat. Ganymedes), il bellissimo giovane rapito in cielo dall’aquila di Zeus, o da Zeus stesso in forma di aquila, per fungervi poi da coppiere alla mensa degli dèi;...