PELOUSION (Πηλούσιον)
M. T. Gaja
Antico porto fiuviale, presso la foce dell'estremo braccio orientale del Nilo, la città di P., per la sua posizione geografica, dominante la via dell'Asia, costituiva [...] romana e sono molto estese; attualmente le ricopre quasi completamente la palude. Importanti sono le rovine del tempio di Zeus Kàsios, consistenti in colonne dell'altezza di 8 m e in un architrave di grandi proporzioni, con iscrizione dedicatoria ...
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ARKESILAS (᾿Αρκεσίλας, Arcesilas)
L. Guerrini
Pittore greco, figlio di Tisikrates, ricordato da Plinio (Nat. hist., xxxv, 146) tra i pittori di terz'ordine, senza accenno né alla patria né ad alcuna [...] del IV sec. a. C., e identificarlo con l'A. che Pausania (1, 3) ricorda come autore di una pittura nel santuario di Atena e Zeus al Pireo; in essa appariva il generale Leostene (che Diodoro - 18, 13 - dice esser morto nel 323 a. C.) insieme ai figli ...
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Antica città dell’Asia Minore sulla costa meridionale della Propontide, presso l’odierna Balkiz, centro commerciale importantissimo tra il 7° e il 4° sec. a.C. Colonia di Mileto (metà dell’8° sec. a.C.), [...] navale. Indipendente dopo la disfatta ateniese di Egospotami (405 a.C.), ricadde sotto i Persiani (386 a.C.). Città libera sotto i Romani fino al 25 d.C. Ne restano numerose rovine (tempio di Zeus, eretto da Adriano, anfiteatro, teatro, mura ecc.). ...
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GIGLIOLI, Giulio Quirino
Marcello Barbanera
Nacque a Roma il 25 marzo 1886 da Alfredo e da Pierina Galli. Compiuti gli studi classici presso il liceo-ginnasio Visconti di Roma, nel 1904 si iscrisse [...] nel 1910 con una tesi sulle decorazioni del trono dello Zeus fidiaco di Olimpia, uno studio analitico e ben documentato, successivamente pubblicato nelle Memorie dell'Accademia dei Lincei (Il trono dello Zeus di Fidia ad Olimpia, XVI [1920], pp. 219- ...
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ORSI, Paolo
U. Zanotti Bianco
Archeologo, nato a Rovereto, allora austriaca, il 18 ottobre 1859 e ivi morto l'8 novembre 1935.
Iscrittosi all'Università di Vienna, si laureò a Padova dopo essersi naturalizzato [...] al museo di Siracusa, che rimase per tutta la vita il centro della sua prodigiosa attività. Le antichità dell'Antro di Zeus Ideo in Greta (1888) è la più importante delle sue opere giovanili, scritta in collaborazione con F. Halbherr.
Dall'89 al ...
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IDAS
B. Conticello
(῎Ιδας). − Figlio di Afareo e di Arene, discendente dalla stirpe di Perieres (o Oibalos, re di Sparta).
Suoi fratelli erano Linceo e Pisos; cugini Castore e Polluce per parte di Tindaro, [...] , compaiono Polluce, Castore, I., in atto di trascinare seco i buoi rapiti in Arcadia. In una lastra del lato N dell'altare di Zeus a Pergamo è stata descritta la lotta fra gli Afaridi e i Dioscuri appoggiati da Afrodite, Dione ed Eros (v. fig. 109 ...
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ERESSOS (῎Ερεσις, ᾿Ερεσσός)
S. Stucchi
Città della parte sud-occidentale dell'isola di Lesbo. L'acropoli era posta vicino al mare e continuò anche nel Medioevo ad essere fortezza. La città non ebbe nell'antichità [...] è stata individuata a N-O dell'abitato. Non è sicura la localizzazione di tre templi, di cui uno dedicato a Zeus Philìppios ed un altro ad Atena. Recentemente venne recuperato un capitello eolico degli ultimi decenni del VI sec. a. C. riadoperato ...
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KILLAS (Κίλλας, Κίλλος)
E. Joly
Auriga di Pelope, detto Sphairos secondo la tradizione dei Trezeni (Paus., v, 10, 2), venne a morte annegando nel mare presso Lesbo mentre accompagnava Pelope dalla Lidia [...] fatidica e che sia morto al ritorno da Pisa. Suole essere identificato con l'auriga di Pelope del frontone orientale del tempio di Zeus ad Olimpia.
Bibl.: H. W. Stoll, in Roscher, II, i, 1890, c. 1185, s. v.; Kroll, in Pauly-Wissowa, XI, c. 393, s ...
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ARISTOPHANES (᾿Αριστοϕάνης)
G. Becatti
Ceramografo attico della tecnica a figure rosse, attivo nell'ultimo ventennio del V sec. a. C. Firmò con ègraphe tre vasi. Una kölix proveniente forse da Vulci [...] vasaio Erginos (epòiesen), nei due lati esterni sono altre sei coppie di dèi e di giganti in lotta: da una parte, Zeus, al centro, contro Porphyrion, fra Atena contro Ekelados (sic) a destra e Artemide contro Gaion a sinistra; dall'altra Apollo, al ...
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DONTAS (Δόντας)
L. Guerrini
Scultore spartano, allievo di Dipoinos e Skyllis, forse fratello di Dorykleidas, attivo in Olimpia all'inizio del VI sec. a. C. circa. Invero Pausania (vi, 19, 14) lo considera [...] poi giunge ad un'altra identificazione ancor più improbabile. Pausania (v, 17, 1) descrive nello Heraion di Olimpia il gruppo formato da Zeus ed Hera seduta in trono, con elmo in capo, ed aggiunge che ἔργα δέ ἐστιν ἁπλά: per il Brunn il termine ἁπλά ...
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zeidi
żèidi s. m. pl. [lat. scient. Zeidae, dal nome del genere Zeus, che è dal lat. class. zeus o zaeus, gr. ζαιός, sorta di pesce]. – Famiglia di pesci zeiformi, la più numerosa dell’ordine, cui appartiene il pesce sampietro (lat. scient....
ganimede
ganimède s. m. [per antonomasia, dal nome di Ganimede (gr. Γανυμήδης, lat. Ganymedes), il bellissimo giovane rapito in cielo dall’aquila di Zeus, o da Zeus stesso in forma di aquila, per fungervi poi da coppiere alla mensa degli dèi;...