ASTERIA (᾿Αστερία)
G. Bermond Montanari
Titana, figlia di Koios e di Phoibe, sorella di Leto; secondo la versione più comune del mito, moglie di Perses e madre di Ecate. La tradizione letteraria identifica [...] A. con l'isola di Delo: per sfuggire Zeus, A. sarebbe stata trasformata in un isola vagante sulle onde, finché non vi approdò Latona, per dare alla luce Apollo e Artemide. Come soccorritrice di Latona A. è raffigurata nel mosaico di Portus Magnus; ...
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ALEXANDRA (᾿Αλεξάνδρα)
Red.
Divinità della Laconia, più tardi identificata con Cassandra, nelle località di Amyklai e Leuttra.
È nota l'esistenza di uno hieròn dedicato alla dea ad Amyldai. Durante recenti [...] scavi ad Amyklai alla ricerca della esatta ubicazione del santuario di Zeus-Agamennone e A.-Cassandra, è stato ritrovato abbondante materiale arcaico (soprattutto bronzi e avori) decorato con figure maschili e femminili, identificate con qualche ...
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Scultore argivo, maestro di Fidia, Mirone e Policleto. Poiché le fonti ricordano opere databili dal 520 al 450 a. C., alcuni studiosi hanno pensato a due scultori omonimi. Fra le opere più antiche, erano [...] una quadriga a Olimpia, e una Musa. A Delfi era un gruppo di donne messapiche e cavalli, dono dei Tarentini; a Egio due statue di Zeus e di Eracle fanciulli; nel demo di Melite ad Atene un Eracle Alexikakos. Tra il 460 e il 455 a. C. va collocato lo ...
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HESTIA (῾Εστία, ῾Ιστία)
W. Fuchs
La dea greca del focolare e della casa. L'etimologia ne è ancora oscura, difficilmente si può mettere in rapporto con la Vesta romana (v.), sebbene questa abbia funzioni [...] dèi. Sulla coppa di Oltos a Tarquinia con la rappresentazione di una riunione degli dèi, H. siede sola su di una sedia, di fronte a Zeus, al quale Ganimede è in atto di mescere. Anche qui H. porta il chitone e il manto, ma non ha tirato la veste sul ...
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DIONYSIOS (Διονύσιος)
C. Anti
G. Cressedi
1°. - Scultore di Argo. Doveva essere nella sua maturità verso il 460 a. C., quando collocò in Olimpia una serie di statue di bronzo donate da Mikytos. Pausania [...] e di Omero in copie d'età romana. Il Langlotz attribuisce il progetto e la direzione del lavoro per le sculture del tempio di Zeus ad Olimpia, ad un dorico, forse di Argo, ed in via del tutto ipotetica crede di poter dare a questo argivo il nome di ...
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(gr. ῞Αδης) Tra gli antichi Greci, nome del dio regnante sulle regioni dell’oltretomba. L’etimologia del nome è controversa: già in antico lo si derivava da un ἀ- privativo e dalla radice ἰδ- «vedere»: [...] l’«oscuro». Per estensione si chiama A. il regno dei morti nella concezione pagana.
Figlio di Crono e di Rea, fratello di Zeus e di Posidone, A. partecipò con loro alla lotta contro i Titani e, dopo la vittoria e l’instaurazione del nuovo ordine di ...
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THYLAKOS (Θύλακος)
P. Mpreno
Scultore greco, attivo ad Olimpia forse nella seconda metà del V sec. a. C.
Il nome è incerto nella tradizione manoscritta di Pausania: Θύλακος o Ψύλακος; anche la congettura [...] Φύλακος ha buon fondamento (Dindorf). È ricordato per aver collaborato con Onaithos ed i figli di entrambi allo Zeus dedicato dai Megaresi nell'Altis di Olimpia (Paus., v, 23, 5). Pausania dichiara esplicitamente di non conoscere l'età e la scuola ...
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TANTALO (Τάνταλος, Tantalus)
E. Paribeni
È uno dei grandi puniti della Nèkyia omerica, e non diversamente dagli altri della stessa categoria è da affiancare ai Titani. In seguito, peraltro, viene sistemato [...] nelle genealogie come re di Lidia o di Frigia, figlio di Zeus e di una simbolica figura della ricchezza, Plute o Plutò. L'immagine fondamentale che gli antichi avevano fissato per questo personaggio era pertanto quella di un re che altissima nascita ...
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ANTIPHIDAS (᾿Αντιϕίδας)
P. Orlandini
Scultore greco di Nisiro, figlio di un Diognetos; è conosciuto attraverso un'iscrizione di Lindos (Rodi), incisa su una base di marmo che sosteneva originariamente [...] la statua onoraria di un certo Pausanias, figlio di Agathagetos, sacerdote di Atena Lindia e Zeus Polièus verso il 272 a. C. Le tracce di impostazione della statua mostrano che la stessa era concepita secondo uno schema del tipo cosiddetto policleteo ...
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Architetto greco (n. forse a Priene), attivo tra la fine del 3º e gli inizî del 2º sec. a. C. In un'opera andata perduta, utilizzata poi da Vitruvio, teorizzò un canone dell'ordine ionico, da lui sperimentato [...] nei templi di Dioniso a Teo, di Zeus Sosipoli e di Artemide Leucofriene a Magnesia sul Meandro, città di cui avrebbe in parte progettato una ristrutturazione urbanistica. Il tempio di Teo, periptero (6×11 colonne), proponeva il tipo "eustilo", ...
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zeidi
żèidi s. m. pl. [lat. scient. Zeidae, dal nome del genere Zeus, che è dal lat. class. zeus o zaeus, gr. ζαιός, sorta di pesce]. – Famiglia di pesci zeiformi, la più numerosa dell’ordine, cui appartiene il pesce sampietro (lat. scient....
ganimede
ganimède s. m. [per antonomasia, dal nome di Ganimede (gr. Γανυμήδης, lat. Ganymedes), il bellissimo giovane rapito in cielo dall’aquila di Zeus, o da Zeus stesso in forma di aquila, per fungervi poi da coppiere alla mensa degli dèi;...