(gr. ᾿Απόλλων) Divinità della religione greca, figlio di Zeus e di Leto (Latona). La sfera nella quale esercita la sua sovranità è costituita principalmente dalla musica, dalla medicina, dalla mantica; [...] di qui A. è connesso anche con la sapienza filosofica e religiosa, con l’istituzione delle leggi, con la fondazione di città.
Il nome, di origine incerta, è ignoto al pantheon miceneo (13° sec. a.C.) e ...
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Tinia Nome latino della suprema divinità etrusca, identificata con Zeus, di cui prese funzioni, aspetto, attributi, associato a Uni (Giunone) e Menrva (Minerva). ...
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(gr. Τιτυός) Mitico gigante dell’isola di Eubea, figlio di Zeus e di Elara. Nacque nelle profondità della terra, dove Zeus, timoroso della gelosia di Era, aveva nascosto Elara incinta. Per aver tentato [...] Latona, T. è condannato a giacere immobile mentre due avvoltoi (o serpenti) gli rodono il fegato che rinasce secondo le fasi lunari ...
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(gr. Καλλιόπη e Καλλιοπεία) Una delle nove Muse. Figlia di Zeus e di Mnemosine, è considerata la musa (➔) della poesia, in particolare di quella epica. ...
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(gr. ῎Ονειρος) Personificazione greca del sogno. Nunzio alato mandato da Zeus, aveva una veste ora bianca ora nera e un corno da cui versava i sogni. Un’altra divinità dei sogni è Morfeo. ...
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(gr. ῞Ηβη) Divinità della religione greca, figlia di Era e Zeus, esprimeva direttamente con il nome la «giovinezza». Strettamente legata alla madre, come molte divinità femminili, appare quale ancella [...] divina di Era e, in un certo momento del rapporto, si identifica con la madre stessa nel suo aspetto di fanciulla (Hera pais). Nell’Iliade appare come coppiera degli dei. L’Odissea la presenta quale sposa ...
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. Coppia di vecchi sposi frigi che ospitarono Zeus ed Ermete, i quali, avendo assunto l'aspetto di mortali peregrinavano per la Frigia ed erano stati respinti dagli altri abitanti. Gli dei sommersero il [...] paese e trasformarono la capanna in un sontuoso tempio; ai due vecchi poi concedettero l'esaudimento di un loro desiderio. Essi chiesero di essere i sacerdoti del tempio e di morire ad un tempo; e dopo ...
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(gr. Διόνυσος) Una delle grandi divinità dell’Olimpo greco. Nacque da Zeus e da Semele, figlia di Cadmo. Si narrava che questa, per volontà sua o per fraudolento consiglio di Era, avesse chiesto a Zeus [...] di apparirle in tutto il suo splendore, ma rimase incenerita dalla visione del fulmine di Zeus. D., che era ancora nel grembo materno, fu salvato dal rogo grazie al padre che lo cucì dentro la sua coscia, da cui nacque dopo una seconda gestazione ...
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zeidi
żèidi s. m. pl. [lat. scient. Zeidae, dal nome del genere Zeus, che è dal lat. class. zeus o zaeus, gr. ζαιός, sorta di pesce]. – Famiglia di pesci zeiformi, la più numerosa dell’ordine, cui appartiene il pesce sampietro (lat. scient....
ganimede
ganimède s. m. [per antonomasia, dal nome di Ganimede (gr. Γανυμήδης, lat. Ganymedes), il bellissimo giovane rapito in cielo dall’aquila di Zeus, o da Zeus stesso in forma di aquila, per fungervi poi da coppiere alla mensa degli dèi;...