(gr. Ταϋγέτη) mitologia Figlia di Atlante e di Pleione, madre, da Zeus, di Lacedemone. T. cedette al dio in stato di svenimento e, ripresi i sensi, si nascose sul Monte Taigeto. Per sottrarla a Zeus, Artemide [...] la trasfigurò in una cerva dalle corna d’oro che poi T. stessa, restituita alla sua natura, dedicò alla dea. La cerva fu poi oggetto della 4ª fatica di Ercole. astronomia Stella delle Pleiadi (ε Tauri) ...
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(gr. ῞Ηϕαιστος, lat. Hephaestus) Divinità greca del fuoco terrestre. Figlio di Zeus e di Era secondo i poemi omerici, avendo in una contesa celeste parteggiato per la madre, Zeus lo scaraventò dall’Olimpo [...] giù fino nell’isola di Lemno; un’altra tradizione narrava che Era, irata perché il figlio le era nato zoppo, lo aveva gettato dall’Olimpo in mare, dove era stato accolto dalle ninfe Eurinome e Tetide. ...
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(gr. ῾Ερμῆς) Divinità greca cui corrisponde il latino Mercurio. Figlio di Zeus e di Maia, nacque in una grotta del Monte Cillene in Arcadia (da cui l’epiteto Cillenio).
Nato al mattino, già a mezzogiorno [...] poi il principale dei suoi attributi, nella forma di una bacchetta con intorno due serpenti attorcigliati. Così E. divenne l’araldo di Zeus, esecutore della sua volontà, come Apollo ne era l’interprete e il profeta. La più nota avventura di E. è l ...
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(gr. Μούνιχος) Figlio di Driante re dei Molossi, indovino e uomo giusto. Zeus lo trasformò in uccello con i figli, quando, assaliti dai briganti, precipitarono da una torre in fiamme. ...
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(gr. Παλικοί) Coppia di dei gemelli dell’antica Sicilia orientale, figli di Zeus e di Talia figlia di Efesto; avevano culto presso l’odierno Lago Naftia, nella Piana di Catania, dove si trovano sorgenti [...] di acque sulfuree ribollenti. Presso il loro santuario si pronunciavano i giuramenti solenni e l’affondamento nelle acque del lago delle tavolette iscritte dallo spergiuro ne indicava la falsità, che i ...
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(lat. Iuppiter, Iupiter, Iovis)
La divinità suprema della religione romana dalla latinità primitiva alla fine del paganesimo, corrispondente allo Zeus greco, dal quale tuttavia si differenzia per alcuni [...] che a partire da questo momento abbia preso inizio nella coscienza religiosa dei Romani un processo di graduale identificazione con Zeus, senza che si possa comunque parlare di una grecizzazione di G., fatto semmai molto tardivo e limitato sempre al ...
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(gr. ῞Ηρα) Massima divinità femminile dell’Olimpo greco, figlia di Crono; sorella e sposa di Zeus. Fu la maggiore divinità di Argo, la dea poliade ( E. argiva); e qui fu elevata al grado di moglie di Zeus [...] ministre Iride e le Ore, gli aspetti più propri della dea rimasero sempre quelli derivanti dalla sua condizione di consorte di Zeus e di patrona della vita matrimoniale; bella tanto da gareggiare con Afrodite e con Atena nel noto ‘giudizio di Paride ...
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(gr. Σωτήρ) Epiteto («salvatore») di molte divinità dell’antica Grecia, soprattutto di Zeus. Il corrispondente latino si può considerare Sospes. In età ellenistica il titolo fu attribuito anche ai re. [...] Soterie (gr. τὰ Σωτήρια) Feste religiose dell’antica Grecia, spesso accompagnate da agoni ginnici e musicali, istituite in onore di una divinità salvatrice. Le più note sono quelle di Delfi, istituite ...
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(gr. Κλειώ o Κλεώ) Nella mitologia greca, la prima delle nove Muse, figlia di Zeus e Mnemosine, considerata la musa (➔) del canto epico e della storia. ...
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zeidi
żèidi s. m. pl. [lat. scient. Zeidae, dal nome del genere Zeus, che è dal lat. class. zeus o zaeus, gr. ζαιός, sorta di pesce]. – Famiglia di pesci zeiformi, la più numerosa dell’ordine, cui appartiene il pesce sampietro (lat. scient....
ganimede
ganimède s. m. [per antonomasia, dal nome di Ganimede (gr. Γανυμήδης, lat. Ganymedes), il bellissimo giovane rapito in cielo dall’aquila di Zeus, o da Zeus stesso in forma di aquila, per fungervi poi da coppiere alla mensa degli dèi;...