La canzone d'autore in Italia
Roberto Vecchioni
di Roberto Vecchioni
Pur partendo da due sistemi semantici preesistenti (il linguaggio poetico e quello musicale), la c. d'autore costituisce un'unità [...] di Guccini, è rimasto coerente alla propria ispirazione, senza concessioni: in Aspettando Godot (1972) e Ho visto anche zingari felici (1976) esprime un'attesa intensa e intellettuale di eguaglianza, un amore tenero per incomprensione e sconfitte, un ...
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. Più specificamente si dice oggi caricatura un ritratto, in cui, senza abolire la rassomiglianza, siano esagerati (caricati) alcuni tratti o elementi in modo ridicolo; più genericamente ogni imitazione [...] in busto voltato di profilo con un marcato prognatismo, che si è voluto identificare col ritratto di Scaramuccia capitano degli zingari che, come disegno di Leonardo, è ricordato dal Vasari. Il secondo comprende diverse teste virili eseguite a penna ...
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Per secoli l'ostilità antiebraica non ebbe bisogno di etichette. In una società come quella cristiana, in cui le minoranze ebraiche vivevano nettamente separate dalla maggioranza e in cui le formulazioni [...] mondiale dominato dalla cosiddetta razza ariana, i tedeschi e i popoli del Nord, in cui alcuni popoli (ebrei, zingari in primis) erano destinati inizialmente all'estinzione (attraverso politiche di eutanasia e di sterilizzazioni forzate) e poi allo ...
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Le "paure" della società veneziana: le calamità, le sconfitte, i nemici esterni ed interni
Paolo Preto
Paure "naturali" e paure "sociali" nel '500 e '600
Un vecchio cliché storiografico duro a morire [...] cavano il loro vitto e vestito o da sue entrate o da qualche esercitio o arte" ed espelle senz'altro zingari, mendicanti e "furfanti" stranieri o falsi (11).
Misure repressive ma anche un'efficace legislazione assistenziale, parte in linea con la ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel corso del Novecento, sotto l’urto delle provocazioni avanguardiste e delle sperimentazioni [...] aspro e scavato, nei quali, secondo uno stile inconfondibile, alterna prosa e versi, recitazione e canto (’E piscature, 1924; Zingari, 1926). L’arte di Viviani culmina e si riassume nell’affresco della Napoli del secondo dopoguerra consegnato a I ...
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Il crollo del sistema sovietico nell’Europa centroorientale fra il 1989 e il 1991 ebbe effetti contraddittori. Il primo, accolto con grande soddisfazione dall’opinione pubblica occidentale, fu quello [...] amministrativi e culturali. La Cecoslovacchia fu quindi, per molti aspetti, una creazione pseudonazionale composta da boemi, moravi, slovacchi, zingari e da tre milioni di tedeschi concentrati nella regione dei Sudeti. Fu questa la ragione per cui l ...
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Il Novecento
Antonio Menniti Ippolito
La nascita del secolo
L'età contemporanea è il periodo in cui viviamo e il tempo che sentiamo più vicino. Decidiamo allora di farla iniziare quando nascevano i [...] , che inizia a deportare e a sopprimere nei campi di sterminio, i Lager, assieme agli oppositori politici, agli zingari e agli omosessuali. Nessuno aveva mai architettato in precedenza un simile orrore con tanta ampiezza e sistematicità.
La Seconda ...
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CANINI, Marco Antonio
Angelo Tamborra
Nato a Venezia nel 1822 da Giuseppe e da Lucrezia Gidoni, si era appena avviato agli studi giuridici, a Padova, quando gli avvenimenti rivoluzionari del 1848-49 [...] les ruines de l'Autriche et de la Turquie".
Rientrato in Italia nel novembre del 1862, dopo nuove avventure fra gli Zingari del Basso Danubio e aver fondato a Bucarest una effimera Società italo-romena non riuscì a farsi ricevere da Vittorio Emanuele ...
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PAISIELLO, Giovanni
Lorenzo Mattei
PAISIELLO, Giovanni. – Nacque a Taranto il 9 maggio 1740 da Francesco, maniscalco, e Grazia Antonia Fuggiale.
La data di nascita si ricava dall’atto di battesimo, [...] , Brigida Banti, Teresa Belloc-Giorgi, Giuditta Pasta).
Nulla delle sottigliezze drammatiche e compositive di Nina traspare dai coevi Zingari in fiera (un collage di lazzi e situazioni topiche dato al teatro del Fondo il 21 novembre); tuttavia l ...
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LUCATELLI (Locatelli), Andrea
Rossella Leone
Figlio di Giovanni Francesco, nacque a Roma, in Trastevere, il 19 dic. 1695 (Gaburri; Michel, 1996, p. 524).
Benché attualmente più noto come Locatelli, [...] A partire da questi anni, il L. sviluppò un genere bambocciante autonomo, rinnovando il repertorio seicentesco. Nella Scena di zingari davanti a una osteria con la buona ventura (Roma, collezione privata) la qualità della figure, il vivace cromatismo ...
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zingaro
zìngaro (o żìngaro; ant. o pop. zìngano, zìnghero o zìngherlo, tutti con pron. sorda o sonora) s. m. e agg. [adattam. ital. di uno dei nomi, Atsigan e più tardi Tsigan, dati agli Zingari per adattam. del gr. mediev. Αϑίγγανος, pop....