CAVAZZA, Filippo
Maurizia Alippi Cappelletti
Nacque a Bologna il 21 marzo 1886 da Francesco e Lina Bianconcini, in una famiglia dell'alta borghesia di banchieri e proprietari agrari, da poco insignita [...] lo avevano attratto, e lo fece con tanto impegno che le pubblicazioni di quegli anni gli valsero la libera docenza in zoologia nel 1915.
Il C. si occupò con particolare cura dei problemi della variabilità dei caratteri all'interno della specie; quei ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La genetica nel Novecento
Mauro Capocci
Alessandro Volpone
La riscoperta delle leggi di Mendel e lo sviluppo della genetica agraria
Le leggi di Mendel furono menzionate in Italia per la prima volta [...] nel 1914, il medico Serafino Patellani tradusse per primo in Italia le opere di Gregor Mendel. Dieci anni dopo, lo zoologo Paolo Enriques (1878-1932) pubblicò il primo manuale di genetica umana, dal titolo L’eredità nell’uomo, rivolto ad antropologi ...
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L'Ottocento: biologia. Le origini della morfologia in Germania
Ilse Jahn
Le origini della morfologia in Germania
In Germania il concetto di 'morfologia' ebbe origine dagli studi di storia naturale [...] morfologia comparata, ecologica e causale in uno studio sulla forma delle piante.
La morfologia tipologica in biomedicina e in zoologia
A partire da Burdach, che nel saggio Über die Aufgabe der Morphologie (Sulla funzione della morfologia, 1817) non ...
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Metazoi
Saverio Forestiero
Termine che indica tutti gli animali multicellulari. Questo enorme raggruppamento di organismi (valutabile in 1.400.000 specie circa su un totale di quasi 2.000.000 di specie [...] unicellulare vs multicellulare. Questa distinzione, nonostante sia presente nei trattati di zoologia, non ha alcuna validità scientifica. Gli zoologi sistematici precisano tuttavia che, a differenza dei Protozoi, gruppo artificiale parafiletico ...
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OSTRICA (lat. scient. Ostrea)
Attilio CERRUTI
Genere di Molluschi Lamellibranchi (v.) dell'ordine degli Eulamellibranchia, sottordine Ostreacea, famiglia Ostreidae. Il genere è definito dai seguenti [...] specie tipo, l'Ostrea edulis L., è comune nell'Atlantico e nei mari del nord. Secondo il parere di parecchi zoologi essa mancherebbe nel Mediterraneo, ove sarebbe rappresentata da specie molto affini, che alcuni considerano come sue varietà, e cioè l ...
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Mammifero
Raffaella Elli
I Mammiferi (termine composto del latino mamma, "mammella", e fero, "porto"; alla lettera "fornito di mammelle") sono una classe di Vertebrati amnioti omeotermi (latino scientifico [...] e robustezza: i peli, come le penne che caratterizzano la classe degli Uccelli, sono costituiti da cheratina, ma gli zoologi sono incerti sulla loro origine evolutiva. Sia i peli sia le penne servono per mantenere costante la temperatura corporea ...
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libellule ed efemere
Giuseppe M. Carpaneto
Sentinelle degli stagni
L’ordine degli Odonati, comunemente detti libellule, e quello degli Efemerotteri comprendono insetti assai antichi, capaci di volare [...]
I più antichi tra gli insetti
Il nome Paleotteri (dal greco paleòs «antico» e pteròn «ala») viene usato dagli zoologi sistematici per riunire due ordini di Insetti che presentano numerosi caratteri primitivi. Si tratta degli Odonati e degli ...
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Animali marini fissi, per lo più nordici, appartenenti all'ordine delle Stauromeduse, della classe delle Acalefe. Differiscono da tutte le altre acalefe perché l'esombrella, anziché emisferica regolare, [...] interradiali.
Le Lucernarie sono interessanti perché, per la forma peduncolata fissa al suolo, suggerirono ad alcuni zoologi l'idea che rappresentassero il tipo ancestrale degli acalefi, quale viene ricordato dallo scifistoma nello sviluppo delle ...
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gazza
Bruno Basile
L'uccello appare citato in Cv III VII 9 E se alcuno volesse dire contra, dicendo che alcuno uccello parli, sì come pare di certi, massimamente de la gazza e del pappagallo... rispondo [...] esset hoc nisi repraesentatio vel imitatio soni illius qui prius dixisset.
In entrambi i casi il Pica corvus degli zoologi viene addotto come exemplum di un problema assai dibattutto dalla cultura medievale (soprattutto da Alberto Magno in vari passi ...
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Lessona, Michele
Naturalista e letterato (Venaria Reale, Torino, 1823 - Torino 1894). Laureatosi in medicina nel 1846, dopo un breve periodo di esercizio professionale a Torino si trasferì in Egitto, [...] all’università di Bologna; l’anno successivo fu chiamato a Torino per sostituire Filippo De Filippi, uno dei maggiori zoologi del tempo e, alla morte di questi, nel 1867, assunse definitivamente la cattedra torinese. Nel 1869 pubblicò a Firenze ...
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zoologia
żoologìa s. f. [comp. di zoo- e -logia]. – Ramo delle scienze biologiche che studia la vita del mondo animale, in tutte le sue manifestazioni; si divide in varie sezioni (sistematica zoologica, che studia le relazioni filogenetiche...
zoologico
żoològico agg. [der. di zoologia] (pl. m. -ci). – 1. Attinente alla zoologia: geografia z., sinon. di zoogeografia; sistematica z., o classificazione z., studio degli animali sotto l’aspetto descrittivo e in rapporto alle loro affinità...