HÖRSTADIUS, Sven
Giuseppe Montalenti
Biologo svedese, nato a Stoccolma il 18 febbraio 1898. Ha studiato alla "Högskola" di Stoccolma, dove è stato direttore della sezione di fisiologia dello sviluppo [...] ed eredità dell'Istituto Wenner Gren diretto da J. Runnström. Dal 1942 è professore di zoologia a Upsala.
È autore di fondamentali ricerche sulla fisiologia dello sviluppo dell'uovo di riccio di mare, in cui ha analizzato minutamente la potenza delle ...
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GOULD, Stephen Jay
Marco Vari
Geologo statunitense, nato a New York il 10 settembre 1941. Ha ottenuto il PhD presso la Columbia University (1967) e ha proseguito la sua attività alla Harvard University [...] dove è stato professore di Geologia e Paleontologia dal 1973, e di Zoologia dal 1982. Ha soprattutto studiato la teoria dell'evoluzione, la storia naturale e il ruolo della scienza nella società. Con N. Eldredge (v. in questa Appendice), sulla base ...
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WOLFF, Ètienne
Biologo francese, nato il 12 febbraio 1904 ad Auxerre (Yonne). Assistente alla facoltà di scienze di Parigi dal 1926 al 1928, e poi a quella di medicina di Strasburgo dal 1931 al 1938, [...] conseguì il dottorato in scienze naturali nel 1936. Fu professore di zoologia ed embriologia sperimentale alla facoltà di scienze di Strasburgo dal 1945 al 1955, direttore del laboratorio di embriologia e teratologia sperimentale del Centro nazionale ...
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vegetativo botanica Si dicono v. quegli organi, come radici, fusti e foglie, che non riguardano la riproduzione.
Per le tropofite, periodo v. è il periodo nel quale vengono esplicate le varie funzioni, [...] contrapposto a quello di riposo. Riproduzione v., quella che avviene senza il concorso dei gameti (➔ riproduzione). zoologia Vita v. (o funzioni v.) L’insieme delle funzioni essenziali su cui si basa l’esistenza di un organismo, distinte dalle ...
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L'Ottocento: biologia. Le origini della morfologia in Germania
Ilse Jahn
Le origini della morfologia in Germania
In Germania il concetto di 'morfologia' ebbe origine dagli studi di storia naturale [...] morfologia comparata, ecologica e causale in uno studio sulla forma delle piante.
La morfologia tipologica in biomedicina e in zoologia
A partire da Burdach, che nel saggio Über die Aufgabe der Morphologie (Sulla funzione della morfologia, 1817) non ...
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biologia In biologia evolutiva, effetto della r. rossa, principio evolutivo per cui gran parte dell’evoluzione cui sono soggetti gli organismi consiste nel fronteggiare le variazioni ambientali, piuttosto [...] personaggio della fiaba Through the looking glass (1871) di L. Carroll, che correva tanto da rimanere sempre nello stesso posto. zoologia La femmina feconda degli Insetti sociali (api, vespe, formiche, termiti), che depone le uova e, a volte, cura le ...
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Organismo vegetale che vive all’interno di un altro organismo. Alghe endofitiche Alghe uni- o pluricellulari appartenenti a diversi gruppi, le quali si annidano negli strati esterni, più o meno mucillaginosi, [...] trovano spesso nella guaina gelatinosa di varie Cianofite. Funghi e. sono, per es., quelli delle micorrize endotrofiche.
In zoologia, parassita, per lo più insetto, che trascorre parte o tutto il proprio ciclo vitale negli organi delle piante: fusti ...
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Biologia
Connessione di due individui della stessa specie realizzata sperimentalmente per studiare l’effetto reciproco di ciascun individuo sull’altro; utilizzata per valutare l’azione di ormoni o la recettività [...] .
Si chiama p. anche l’unione tra la marza e il portainnesto con formazione di un callo di saldatura.
Zoologia
Relazione di convivenza tra due specie diverse, frequente soprattutto nelle colonie di formiche che formano un «nido composto» mantenendo ...
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Biologo italiano (Napoli 1885 - Roma 1962), prof. di anatomia comparata (dal 1925) nell'univ. di Roma; socio nazionale dei Lincei (1947). Compì importanti ricerche nei campi dell'istologia e dell'embriologia [...] ; effetto dell'ormone tiroideo sullo sviluppo dei girini di rana; correlazioni embrionali e differenziamento; trapianti xenoplastici negli Anfibî. Autore di un Trattato di biologia e zoologia generale (2 voll., 1939-43, con edizioni successive). ...
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CANESTRINI, Giovanni
Baccio Baccetti
Nacque da Giuseppe e da Silvia De Carneri a Revò (Trento) il 26 dicembre del 1835. Studiò dapprima a Gorizia e a Merano, successivamente frequentò l'università a [...] d. R. Istit. ven. di scienze,lettere ed arti, LXII (1902-1903), pp. 46-67; U. D'Ancona, L'opera di G. C. nella zoologia del suo tempo, in Quaderni pro cultura, II, Trento 1950, pp. 5-20; G. Monteleone, La riforma elett. e le elez. polit. a Padova nel ...
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zoologia
żoologìa s. f. [comp. di zoo- e -logia]. – Ramo delle scienze biologiche che studia la vita del mondo animale, in tutte le sue manifestazioni; si divide in varie sezioni (sistematica zoologica, che studia le relazioni filogenetiche...
zoologico
żoològico agg. [der. di zoologia] (pl. m. -ci). – 1. Attinente alla zoologia: geografia z., sinon. di zoogeografia; sistematica z., o classificazione z., studio degli animali sotto l’aspetto descrittivo e in rapporto alle loro affinità...