Riformatore anabattista (Staufen, Brisgovia, 1500 circa - Binsdorf 1527), monaco nel convento di S. Pietro a Friburgo in Brisgovia; dallo studio delle lettere di s. Paolo fu indotto a rompere con la Chiesa; [...] a Zurigo nel 1525 si unì agli anabattisti. Espulso dalla città, si recò a Strasburgo, dove formulò (1527) venti articoli sull'educazione spirituale della comunità dei credenti attraverso la segregazione dal mondo. Diresse nello stesso anno a Schlatt ...
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Umanista e riformatore (Roma 1521 - Basilea 1590). Segretario di Francesco d'Avalos, marchese di Pescara, lo abbandonò per sottrarsi ai rigori dell'Inquisizione e si rifugiò dapprima a Basilea, presso [...] il Curione (1557), poi a Zurigo, a Strasburgo (1558) e nuovamente a Basilea. Formatosi alle idee di J. Valdés, subì poi l'influsso dello spiritualismo religioso degli eretici italiani suoi amici (F. Sozzini, Curione, Aconcio, Ochino ed altri), senza ...
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Teologo riformato (Sonnborn, Elberfeld, 1802 - Bonn 1884). Il suo primo scritto importante (Über den geschichtlichen Charakter der kanonischen Evangelien, 1836) fu indirizzato contro la demolizione del [...] carattere storico dei Vangeli, operata da D. Strauss. Chiamato a Zurigo come professore di dogmatica e di storia ecclesiastica, pubblicò una imponente vita di Gesù (3 voll., 1844-47), ancor più decisamente anti-straussiana, una storia della Chiesa ...
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Riformatore inglese (n. nel Somerset fine sec. 15º - m. Gloucester 1555). Monaco cistercense, la lettura di H. Zwingli e di J. H. Bullinger lo portò (1539) al protestantesimo; fuggì nel continente e fu [...] prima a Strasburgo, quindi a Zurigo col Bullinger. Tornato in Inghilterra (1549), H. si fece valido sostenitore del protestantesimo svizzero contro cattolici e luterani; cappellano di Somerset, poi di Warwick, nel 1550 fu nominato dal re vescovo di ...
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Frate minore (sec. 16º); destinato da Leone X (1517) a predicare l'indulgenza in Svizzera, ove incontrò l'opposizione di molti vescovi e parroci. Fu attivo a Lugano (1518), nel cantone di Uri, a Berna [...] (1518), Friburgo e Solothurn (1519). Ma gli fu negato il permesso di predicare in Argovia e a Zurigo; a Costanza, poi, incontrò l'opposizione del vicario generale della diocesi Giovanni Fabri e, su invito di costui, fu fatto segno agli attacchi di U. ...
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Storico della religione ebraica, nato a Vienna l'8 febbraio 1878. Religiosamente impegnato, il Buber cercò, sin dagli anni giovanili, di interpretare al livello del pensiero moderno la tradizione ebraica [...] ); Mosè (in ebr.), 1945 (trad. ted., Moses, Zurigo 1948); Dialogisches Leben, Zurigo 1947; Der Glaube der Propheten, Zurigo 1950; Israel und Palästina, Zurigo 1950; Zwei Glaubensweisen, Zurigo 1950; Die chassidische Botschaft, Heidelberg 1952; Die ...
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Teologi italiani del sec. 16º che hanno dato il nome alla dottrina teologico-morale del socinianesimo, diffusa negli ambienti colti d'Europa nei secc. 16º, 17º e 18º e conservata ancora a fondamento delle [...] lo ispirarono nella sua opera e il metodo di ricerca e critica da lui seguito risalgono allo zio Lelio (Siena 1525 - Zurigo 1562), figlio di Mariano il Giovane. Lelio, iniziato prestissimo alle idee protestanti, avviò la critica di ogni tradizione e ...
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Socini Adattamento (attraverso la forma latina umanistica Socinus adottata da alcuni suoi membri) del cognome della famiglia senese dei Sozzini, il cui capostipite fu il notaio Mino di Sozzo, trasferitosi [...] e zwingliano. Nel 1547 iniziò una lunga serie di viaggi, dai quali tornò sempre in Svizzera, fermandosi specialmente a Zurigo, dove godeva della protezione di H. Bullinger, seguace di Zwingli. Gli scritti di Lelio S. sicuramente noti ai contemporanei ...
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Riforma radicale
Termine coniato dal riformatore svizzero H. Bullinger (1504-1575), continuatore dell’opera di H. Zwingli, per indicare le ali più estreme del movimento di Riforma protestante non coinvolte [...] fede dai riformati di Svizzera, Francia e Ungheria. Tra i movimenti di R.r. si annoverano gli , guidati da K. Grebel a Zurigo, che furono condannati da Zwingli (1526), e i seguaci di T. Müntzer, che furono coinvolti nella cd. guerra dei contadini del ...
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Eretico e riformatore (Ossana o Trento fra il 1492 e il 1520 - Londra 1567 circa). Nella sua opera più famosa, gli Stratagemata Satanae, è sostenuta la necessità di superare i contrasti dottrinali esistenti [...] 1556 a Milano, nella cancelleria del card. C. Madruzzo governatore della città. Fuggito in Svizzera con F. Betti nel 1557, a Zurigo prima e poi a Basilea fu in stretto contatto con gli esponenti della chiesa zwingliana e con il folto gruppo di esuli ...
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zurighese
żurighése agg. e s. m. e f. – Appartenente o relativo al Cantone di Zurigo, nella Svizzera settentr., e alla città di Zurigo (ted. Zürich), che ne è il capoluogo; abitante, originario, nativo della città o del cantone di Zurigo.
svizzeritudine s. f. Condizione psicologica di appartenenza a ciò che viene percepita come una specifica identità nazionale svizzera. | In senso concreto, fenomeno, parola, concetto che esprimerebbe caratteristiche tipicamente svizzere. ◆ Il...