Filosofo tedesco (Parigi 1843 - Zurigo 1896), dal 1877 professore a Zurigo. Ispirandosi ai metodi delle scienze naturali, l'A. tese a costruire una filosofia rigorosamente scientifica, la quale avesse per oggetto l'esperienza pura, precedente la distinzione del fisico e dello psichico e insuscettibile d'interpretazioni sia materialistiche sia idealistiche. Tale esperienza pura dà luogo al "concetto naturale del mondo", il quale esclude ogni dualismo di interno ed esterno, soggetto e oggetto, pensiero ed essere. Questa concezione è a fondamento dell'"empiriocriticismo", di cui l'A., insieme con E. Mach, fu il massimo esponente. Sue opere più notevoli: Philosophie als Denken der Welt gemäss dem Prinzip des kleinsten Kraftmasses (1876); Kritik der reinen Erfahrung (2 voll., 1888-90); Der menschliche Weltbegriff (1891).