NEGRO, Río (A. T., 159 e 160-161)
Fiume della Patagonia settentrionale, formato dall'unione del Neuquén, che nasce da alcuni laghetti presso il vulcano Domuyo ed è lungo circa 500 km., e del Limay, emissario del lago Nahuel Huapí lungo 400 km., ricco di acque, anche perché riceve gli emissarî di numerosi altri laghi alpini, e profondo quasi dappertutto più di 3 m. I due fiumi si congiungono presso la piccola città di Neuquén, capoluogo del territorio omonimo; dalla loro confluenza alla foce nell'Atlantico il Río Negro è lungo 750 km. e scorre, serpeggiando con ampî e numerosi meandri, in un fondovalle largo dai 6 ai 20 km., chiuso tra ripe (barrancas) alte nel corso medio anche 200 m., che peraltro vanno a mano a mano abbassandosi verso la foce del fiume, dove sono alte 10 m. circa.
Il bacino del Río Negro nella parte andina è innaffiato da piogge copiose e qui il fiume riceve, come si è detto, numerosi affluenti; il bacino medio e inferiore fa parte degli aridi stepposi tavolati della Patagonia, dove gli affluenti mancano affatto. Il fiume è quindi soggetto a forti variazioni della portata, che è ragguardevole solo durante lo scioglimento delle nevi nella zona sorgentifera e quando in questa cadono forti piogge. È il Limay che reca il maggiore tributo d'acque al Río Negro, che nel corso inferiore ha una portata media di 800 mc. al secondo, e una minima che discende sotto i 300 mc. Nelle massime piene, catastrofiche, sembra che si raggiungano i 5 o 6 mila mc. al secondo. Il Río Negro è largo dai 150 ai 300 m. e profondo per lo più da 1 a 3 m., ma la navigazione è ostacolata dalla forte corrente, dai rapidi cambiamentì del letto, da una barra che ostruisce la foce; durante le piene, battelli che non pescano più di 60 cm. giungono fino a Choele Choel (300 chilometri dalla foce), grande isola fluviale che il Río Negro forma nel suo corso medio. Navi che stazzano fino a 1000 tonn., con buone condizioni di acque possono risalirlo per 30 km. fino a Carmen de Patagones e Viedma.
Il bacino del Río Negro è in gran parte arido, squallido e spopolatissimo, come, del resto, quasi tutta la Patagonia; va ricordato, peraltro, che in tempi recenti l'agricoltura ha potuto conquistare varie zone (50.000 ettari complessivamente) mediante grandi opere d'irrigazione, come l'isola di Choele Choel, il tratto di valle tra General Roca e Chimpay e la zona a monte di Neuquén, dove il fiume omonimo è stato sbarrato mediante una grande diga e si è creato un lago serbatoio, opera questa dovuta a ingegneri italiani. Si coltivano grano, mais, erba medica, viti e alberi da frutta. A nord del Río Negro, e quasi parallelo ad esso, a 80-250 km. di distanza, scorre il Colorado; separa i due fiumi una desolata piattaforma di arenarie alta dai 100 ai 200 m. e coperta di dune e di ciottolame.
Bibl.: v. patagonia.