RNA messaggero
Forma di RNA che media il trasferimento dell’informazione dai geni (DNA) ai ribosomi dove avviene la sintesi delle proteine. È sintetizzato dalle RNA polimerasi (trascrizione), e ha una sequenza nucleotidica uguale a una delle due eliche del DNA (codificante) e quindi complementare all’altra (stampo). L’RNA messaggero (mRNA) rappresenta una piccola percentuale dell’RNA cellulare (2÷4%) ed è una popolazione molecolare molto eterogenea in quanto prodotto della trascrizione di migliaia o decine di migliaia di geni diversi. Tutti gli mRNA hanno almeno una regione codificante cioè una serie di triplette di nucleotidi (codoni) che determinano, secondo il codice genetico, l’ordine degli amminoacidi nella proteina codificata. Regioni non codificanti (UTR, Untranslated region) sono presenti all’inizio (estremità 5′) e alla fine (estremità 3′) degli mRNA. Gli mRNA procariotici possono essere policistronici, cioè prodotti della trascrizione di più geni adiacenti nel genoma e codificare quindi per più proteine. In tal caso contengono, oltre alle 5′ UTR e 3′ UTR, anche una o più regioni non codificanti intergeniche. Nei Procarioti l’mRNA è il prodotto diretto della trascrizione e interagisce con i ribosomi ancora prima di essere completamente trascritto, cosicché trascrizione e traduzione di un mRNA sono processi accoppiati. Negli Eucarioti, invece, dopo la trascrizione gli RNA subiscono, ancora nel nucleo, vari processi di maturazione: (a) modificazione delle due estremità 5′ e 3′: in particolare l’aggiunta al primo nucleotide dell’mRNA del ‘5′ Cap’ (cappuccio) costituito da una guanina metilata (m7G), e l’aggiunta all’estrermità 3′ di una sequenza di ca. 200 adenine (poli-A). 5′ Cap e 3′ poly(A) proteggono le estremità degli mRNA da attacchi esonucleolitici, e hanno un ruolo nel processo di inizio della traduzione; (b) rimozione delle sequenze introniche (splicing); (c) raramente la modificazione di una o poche basi (editing).
→ Biologia dello sviluppo; Proteine. Sintesi delle proteine e ribosomi