Koch, Robert
Medico e batteriologo tedesco (Clausthal, Hannover, 1843 - Baden-Baden 1910). Laureatosi in medicina presso l’univ. di Gottinga nel 1866, nel 1870 si arruolò volontario nella guerra franco-prussiana. Dal 1872 al 1880 esercitò come medico di distretto presso la città di Wollstein; in questo periodo iniziò le sue ricerche in campo batteriologico.
Lavorando sul decorso patologico dell’antrace, K. dimostrò che proprio un bacillo era la causa della patologia, stabilendo una diretta correlazione tra microrganismi e malattie. Individuò inoltre le spore, prodotte dai bacilli, capaci di resistere in condizioni avverse e di riprodurre bacilli al ripristino di condizioni più favorevoli: questo gli permise di spiegare il fenomeno dell’infettività a distanza di tempo. Nominato membro dell’Ufficio imperiale di igiene di Berlino nel 1880, si trasferì in quella città dove continuò i suoi studi e introdusse innovazioni fondamentali relative alla preparazione dei terreni di coltura, alla tecnica microscopica, ai processi di colorazione dei germi e ai metodi di riproduzione fotografica dei preparati. Nel 1882 riuscì a evidenziare per la prima volta il bacillo della tubercolosi, poi chiamato in suo onore bacillo di Koch. Per questa scoperta seguì una procedura dalla quale, sebbene non esplicitati, si possono trarre i cosiddetti postulati di K., ossia le condizioni da rispettare per poter affermare che un particolare bacillo causa una determinata malattia. K. isolò il bacillo tubercolare dai tessuti malati e ne ricavò colture pure che inoculò in animali sani; questi a loro volta si ammalarono e dai loro tessuti K. individuò nuovamente il bacillo.
Nel 1883, a capo di una commissione tedesca inviata in Egitto allo scopo di studiare il fenomeno del colera, K. individuò il vibrione responsabile della malattia e dimostrò che esso si propaga soprattutto attraverso l’acqua. Nel 1885 venne nominato professore di igiene presso l’univ. di Berlino e direttore del nuovo Istituto di igiene della stessa università. Nel 1891 divenne direttore del neonato Istituto per le malattie infettive e sempre in quegli anni scoprì la tubercolina (➔), un preparato tratto da colture di bacilli tubercolari. Malgrado non risultasse efficace come cura per la tubercolosi, come egli aveva sperato, la tubercolina si dimostrò un fondamentale mezzo diagnostico. K. compì inoltre studi sulla malaria, la malattia del sonno, la peste bovina e la peste bubbonica. Per l’insieme delle sue ricerche batteriologiche, nel 1905 vinse il premio Nobel per la medicina o la fisiologia.
Biografia
1843 Nasce a Clausthal, nei pressi di Hannover
1866 Si laurea in medicina all’Univ. di Gottinga
1872-80 Svolge la professione nella città di Wollstein e inizia le ricerche di batteriologia
1877 Identifica e isola il batterio dell’antrace
1882 Riesce a isolare il batterio della tubercolosi
1883 Scopre il vibrione del colera
1885 Viene nominato professore di igiene all’Univ. di Berlino
1905 Riceve il premio Nobel per la medicina o fisiologia
1910 Muore a Baden-Baden per un infarto