MUNDELL, Robert
Economista canadese, nato a Kingston (Ont.) il 24 ott. 1932; ha svolto i suoi studi presso l'univ. di Washinghton, la London School of Economics, l'università di Chicago e il Massachusetts Institute of Tecnology. Professore alla Stanford University (1958-59), alla Johns Hopkins University, alla McGill University, presso il Brookings Institute e l'università di Chicago (1965-71), ha insegnato dal 1971 alla Waterloo University e attualmente insegna alla Columbia University. Membro dell'Accademia di scienze politiche, dell'American Economic Association, dell'Econometric Society e della Canadian Economic Association, ha preso parte a numerose commissioni governative degli SUA in America latina e Africa.
Non è possibile porsi il problema dell'equilibrio e della stabilità di un sistema nazionale prescindendo dall'analisi delle interrelazioni col resto del mondo: su questi problemi si è sviluppata con grande sforzo analitico l'opera di M., nella ricerca di concrete soluzioni ai primi grossi problemi che negli anni Sessanta hanno incrinato la fiducia nel sistema economico internazionale. Uno dei suoi più importanti contributi, sul piano teorico, è rappresentato dalla definizione e dall'applicazione del principio della "classificazione del mercato rilevante". I. Tinbergen aveva affermato che per raggiungere un dato numero di obiettivi indipendenti è necessario un uguale numero di strumenti indipendenti. Il principio di M. rappresenta un ulteriore approfondimento di questa idea, affermando che per il raggiungimento di un obiettivo bisogna usare quello strumento che ha su di esso la maggiore influenza. L'applicazione più conosciuta di questo principio riguarda il raggiungimento dell'equilibrio interno (eliminazione della disoccupazione involontaria) e dell'equilibrio esterno (pareggio della bilancia dei pagamenti) manovrando con la politica fiscale e monetaria. La soluzione, che è stata poi completamente rovesciata dalla nuova scuola di Cambridge, va trovata per M. nel raggiungere con la politica monetaria l'equilibrio esterno e con la politica fiscale quello interno.
Un altro problema affrontato da M. sulla base del suo principio della "classificazione del mercato prevalente" riguardava la composizione delle riserve delle banche centrali SUA ed europee, che aveva dato origine a un grosso dibattito durante gli anni Sessanta. La soluzione di M. consisteva nel far controllare agli SUA la liquidità internazionale mentre le banche centrali europee dovevano mantenere costante la composizione aurea delle riserve SUA.
Oltre a questi aspetti particolari l'opera di M. ha affrontato un arco di problemi molto ampio che va dalla teoria dinamica dell'equilibrio economico internazionale ai più specifici aspetti della politica economica.
Opere principali: International economics, Londra 1968; Monetary theory: inflation, interest and growth in the world economy, Pacific-Palisades (Cal.) 1971.