Carifi, Roberto. – Poeta, filosofo e traduttore italiano (n. Pistoia 1948). Voce tra le più potenti nel panorama culturale italiano del secondo Novecento, si è laureato in Filosofia presso l’Università di Firenze nel 1972 e successivamente è stato allievo di J. Lacan, che insieme a G. Deleuze ne hanno influenzato il pensiero e la poetica, come attesta già la prima raccolta di versi, Simulacri (1979), seguita - tra le numerose altre - da Infanzia (1984), Obbedienza (1986) e Occidente (1990). La produzione poetica di C., caratterizzata da un linguaggio sobrio e diretto che traccia orizzonti di sensibilità e riflessione, è intervallata da quelle di saggista (La carità del pensiero, 1990; Il segreto e il dono, 1994; Le parole del pensiero, 1995; Il male e la luce, 1997) e di narratore (Nome di donna, 1993; Victor e la bestia, 1996). Traduttore di autori quali Rilke, Trakl, Hesse, Bataille, Flaubert, Racine, Prévert, negli anni successivi la sua produzione in versi è proseguita con felici esiti nelle raccolte Il figlio (1995), Amore d'autunno (1998) e, tutte pubblicate nel 2003, Il gelo e la rosa, La pietà e la memoria e Le domande di Masao. L’anno successivo, colpito da ictus, C. ha aderito alla filosofia buddhista e il suo pensiero si è orientato verso i temi dell'abbandono e dell'accettazione, come si rileva nella raccolta di pensieri Ossessione e memoria (2006) e nell’antologia di versi D'improvviso e altre poesie scelte (2006). Tra le sue opere più recenti, segnate dal tema del dolore e della sofferenza, va citata la raccolta di rime Il segreto (2015), in cui sublima con vitalità ed estremo rigore intellettuale il dramma esistenziale della malattia.