Critico d'arte italiano (Alba 1890 - Firenze 1970); prof. univ. di storia dell'arte dal 1934 al 1961, insegnò dapprima nell'univ. di Bologna, poi (1948) in quella di Firenze; socio nazionale dei Lincei (1962). Studiò a Torino con P. Toesca e a Roma con A. Venturi. Tra i numerosi saggi (nelle riviste L'arte, La voce, Vita artistica, Pinacoteca, Dedalo, La critica d'arte, ecc.), che presto lo rivelarono conoscitore acuto e scrittore di originale efficacia, sono particolarmente notevoli quelli dedicati ai problemi caravaggeschi che egli tra i primi affrontò, e la serie delle Precisioni nelle gallerie italiane (in Vita artistica, 1926, 1927). Sue opere fondamentali sono le monografie Piero della Francesca (1927) e Officina ferrarese (1935; 2a ed. 1956). Ricordiamo inoltre: Scultura futurista del Boccioni (1924); Storia di Carlo Socrate (1925); Carlo Carrà (1937); Viatico per cinque secoli di pittura veneziana (1946); Caravaggio (1951 e 1969). Direttore della rivista Proporzioni (1943-50) vi si ricordano specialmente i suoi studî Giudizio sul Duecento e Quesiti caravaggeschi; dal 1950 fu direttore della rivista Paragone, nella quale volle tentare un diretto confronto fra la critica d'arte e la letteratura. I suoi scritti sono raccolti nei 14 volumi delle Opere complete (1956-91).