ROCCA DI PAPA (A. T., 24-25-26 bis)
Paese del Lazio in provincia di Roma, adagiato fra 675 e 750 m. s. m., sul ciglione esterno, nord-occidentale, del cratere principale dei Colli Albani, dominato in cima da una rupe a picco. Da una grande piazza all'estremità inferiore del paese si accede per una strada in forte salita alla chiesa principale e di lì per stradette tortuose o scale alla parte più alta dell'abitato. Rocca di Papa per la sua posizione elevata, la salubrità dell'aria, la vicinanza del bosco, è stazione estiva assai frequentata per villeggiatura, soprattutto dai Romani. A Roma, da cui dista km. 25, è unita per la tramvia Roma-Grottaferrata-Marino, dalla quale si dirama un breve tronco che termina con una funicolare.
Il territorio comunale (40,2 kmq.) è occupato da vigneti nelle parti più basse, ma esso comprende quasi tutta la regione più elevata dei Colli Albani rivestita di castagneti o di macchia; nella parte più depressa del cratere centrale (Campi d'Annibale) si trovano aree pascolative. Nel 1931 Rocca di Papa aveva 4920 ab., quasi tutti agglomerati nel centro principale.
Incerta è l'origine del nome, per quanto attraente sia l'ipotesi che esso risalga a quella Civitas Fabia di cui Plinio il Vecchio ci dà notizia (Fabienses in Monte Albano). La continuità di antichissimi nomi di località in questo punto ci è documentata del resto dal nome di Monte Cavo, che risale ai Cabienses di Plinio. Fino dal lontano Medioevo (sec. XII) un castello di Rocca di Papa appartenne alla Chiesa (onde il nome di Rocca di Papa?). Poco dopo passò agli Orsini e poi (nel 1424) ai Colonna. La sua forte posizione, a dominio della Via Appia e della Via Latina che si svolgevano ai suoi piedi, ne rendeva prezioso il possesso. Secondo la tradizione, Annibale si sarebbe accampato nei Campi d'Annibale prima di muovere contro Roma.