Rilievo vulcanico dell’Italia peninsulare, che si innalza a 1005 m tra i Monti Aurunci e la media valle del Garigliano a O, la piana del Garigliano a SO, il Monte Massico a S, la piana del Volturno a SE, la catena del Monte Maggiore e dei Monti di Pietravairano a E e il Monte Camino e il Monte Cesima a N. Il vulcano consta di un grande cono terminante in un’ampia cinta craterica (5-6 km di diametro), sulla quale s’innalza il cono centrale, distinto in due vette: Monte Santa Croce (1005 m) e S. Maria dei Lattani (810 m).
Il R., che si trova all’incrocio di importanti direttrici tettoniche (N-S, NE-SO, NO-SE), presenta una storia complessa e articolata. Gli stadi iniziali dell’attività vulcanica datano a 630.000 anni fa e sono caratterizzati dall’intrusione di magma su una vasta area con conseguente formazione di una serie di domi. A questa fase ne segue un’altra in cui l’alternanza di colate di lava tefritico-leucitico-fonolitiche e di depositi stromboliani dà luogo alla formazione di uno stratovulcano. Contemporaneamente, e anche in seguito, nel settore orientale si manifesta un’attività eccentrica caratterizzata da depositi vulcanoclastici e lave.