Uomo politico francese (Metz 1754 - Bois-Roussel 1835). Deputato agli Stati Generali (1789), preparò il nuovo sistema fiscale; aderì alla Rivoluzione su posizioni moderate e, dopo l'assalto alle Tuileries (20 giugno 1792), si avvicinò alla corte, consigliando a Luigi XVI di affidarsi all'Assemblea legislativa. In disparte durante il Terrore, ebbe un ruolo di primo piano nella preparazione del colpo di stato del 18 brumaio, diventando alto dignitario del regime napoleonico: fu consigliere di stato, ministro plenipotenziario in Svizzera, poi nei Paesi Bassi, dal 1802 senatore, ministro delle Finanze di Giuseppe Bonaparte a Napoli (1806), conte dell'Impero, amministratore del granducato di Berg (1810). Avendo accettato un seggio alla Camera dei pari durante i Cento giorni, perse il titolo nobiliare, che riebbe nel 1832 da Luigi Filippo. Fu autore di numerosi scritti, raccolti nelle Oeuvres du Comte P.-L. R. (8 voll., post., 1854-59).