Scrittore tedesco (Eschwege, presso Kassel, 1931 - Berlino 2020). Si è imposto soprattutto come autore di teatro, scrivendo grossi drammi di impianto quasi schilleriano, nei quali, sul presupposto di una documentazione che si pretende rigorosa e completa, si aggrediscono temi di alta attualità con intenti provocatorî, al fine di una critica revisione di giudizî storici già cristallizzatisi: Der Stellvertreter (1963), che contiene un'aperta accusa contro il Vaticano e il papa per il riserbo mantenuto di fronte ai nazisti circa il problema tragico degli ebrei; Soldaten, Nekrolog auf Genf (1967), che denuncia il disinteresse di tutte le potenze per una convenzione relativa alla guerra aerea; Guerillas (1970), che affronta il problema della rivoluzione. Le opere successive risultano più manierate; fra queste: Der Tod des Jägers (1976), Juristen (1979), Judith (1984), Unbefleckte Empfängnis (1989), Sommer 14 (1990). In anni più recenti ha ritrovato forte ispirazione in opere come Hitler Dr. Faust (2000), McKinsey Kommt (2004), Nietzsches Spazierstock, 2004, Livia und Julia (2005) e Heil Hitler (2006), tragicommedia sulle fantasie di un adolescente tedesco all’epoca del terzo Reich.