ROMA (XXIX, p. 589; App. I, p. 971; II, 11, p. 728)
Secondo il censimento del 1951 la città di R. comprende 22 rioni (dei quali 14 sono i vecchi, anteriori al 1870), tutti inclusi nella cinta delle mura aureliane (1568 ha), diciotto quartieri, fuori di quelle mura (10.334 ha), e undici suburbî, cioè appendici periferiche di altrettanti quartieri (8971 ha). Il Lido forma una circoscrizione a sé (1321 ha). I restanti 128.567 ha, che completano l'area del comune di R., appartengono al territorio designato come Agro Romano o Campagna Romana.
La tabella accanto fornisce i dati relativi alla popolazione presente secondo il censimento del 1951, con l'aggiunta dei corrispondenti dati calcolati al 1° gennaio 1959 dall'Ufficio statistico del Comune di Roma.
Si constata con sempre maggiore evidenza nel periodo postbellico che, mentre il nucleo urbano centrale assume sempre più il carattere di una city, a circolazione diurna affollata e ingombra fino all'inverosimile, con costruzioni sempre più adibite ad usi diversi da quelli di abitazione e perciò di fisonomia corrispondente a questi usi (grandi magazzini, banche e simili, alberghi, ecc.), lo sviluppo topografico si verifica con espansione della periferia in alcune direzioni preferenziali: a nord nella zoria collinosa ed aprica traversata dalla Via Cassia (costruzioni residenziali anche intensive, come Vigna Clara), ad est e a sud-est (zone industriali con costruzioni intensive a carattere prevalentemente operaio o per la piccola borghesia), ad ovest e a sud-ovest verso e oltre l'EUR, in direzione del mare. Sorgono anche satelliti sotto forma di piccoli centri per ora non congiunti con l'abitato principale, ma destinati a saldarsi con quello, come è avvenuto per il quartiere Montesacro a destra dell'Aniene.
Per quanto riguarda il nucleo centrale, già prima del 1951 la popolazione era in diminuzione in sette rioni; nel 1957 è risultato che la diminuzione interessava tutti i rioni con una media del 15% nel periodo 1951-57, con massimo del 28% in uno dei rioni più vecchi e più centrali, Campitelli.
A titolo dimostrativo si riassume in questa tabella la distribuzione della popolazione (residente) fra i rioni, i quartieri e i suburbî e l'Agro negli anni 1936,1951 e 1959 (cifre percentuali).
Nell'espansione dei quartieri e dei suburbî si va manifestando anche una differenziazione secondo la prevalenza di queste o quelle attività: quartieri residenziali, come Parioli, Vigna Clara, Cittàgiardino, Aniene; quartieri industriali, come l'antico Ostiense S. Paolo e i più recenti periferici ai lati delle vie Tiburtina, La bicana, ecc. (con localizzazione prevalente di stabilimenti chimicofarmaceutici), quartieri di studî (Città Universitaria, in espansione), quartieri ospitalieri, ecc.
Alcuni ministeri ed altri uffici pubblici si vanno spostando verso l'EUR, ma non vi è una tendenza evidente alla concentrazione; presso l'EUR si è formato, in relazione alle Olimpiadi, un quartiere Sportivo con attrezzature grandiose.
In conseguenza dell'espansione il limite esterno della città muta di continuo. È stato costruito un "grande raccordo anulare", ampia arteria che raccorda tutte le vie consolari irradianti dalla città con un anello (quasi del tutto completato) alla distanza media di 10-13 km dal Campidoglio. Ma questo anello, che, come dice il suo nome, ha per scopo di evitare l'attraversamento della città ai veicoli che, provenendo da grandi distanze, proseguono oltre Roma, non potrebbe essere assunto, neppur provvisoriamente, come limite della città, perché entro tale anello restano ancora notevoli spazi vuoti, mentre in altri settori i caseggiati periferici già l'oltrepassano. E l'oltrepassano in più d'un settore i servizî tranviarî e filoviarî che quotidianamente trasportano lavoratori di ogni categoria dalla periferia al centro e viceversa.
La popolazione di R: si accresce non solo per l'eccedenza dei nati sui morti ma anche per immigrazione. Nel periodo dal 4 novembre 1951 al 31 dicembre 1956 immigrarono 218.103 persone (di contro a 134.140 emigrati): il saldo attivo non è perciò molto notevole. Degli immigrati, il 26,3% proviene da altre località del Lazio; seguono, a distanza, nell'ordine, Campania, Toscana, Lombardia, Sicilia, Puglia, ecc.
Comune di Roma. - Il comune di R., i cui limiti sono notoriamente irregolarissimi, comprende, come si è detto, gran parte della Campagna Romana (v., in questa App.), ma questa ha un'estensione maggiore perché in essa rientrano, in tutto o in parte, i comuni di Aprilia, Pomezia, Anzio, Nettuno, Cerveteri, Civitavecchia, Tivoli, Marino, ecc. Al censimento del 15 ottobre 1961 la popolazione residerite del comune era di 2.160.773.
Nell'Agro pertinente al comune di Roma la popolazione si accresce con ritmo molto rapido; i 62.500 ab. del 1936 sono divenuti 106.308 nel 1951 (aumento del 70% circa) e 168.901 (escluso il Lido di Roma) nel 1959 con un nuovo aumento del 34% nel quinquennio (popolazione residente). Questa popolazione vive in parte in centri, in parte in nuclei, numerosissimi, e in case sparse. Il censimento del 1951 enumera 42 centri, dei quali 12, prescindendo dal Lido (v. più avanti), con popolazione superiore a 1000 ab. Essi sono, in ordine decrescente di popolazione: Fiumicino (5991 ab.), Acilia (4696 ab.), Tor Sapienza (4068 ab.), Prima Porta (2978 ab.), Torre Gaia (2550 ab.), Cesano (2317 ab.), Finocchio-Borghesiana (1842 ab.), Morena (1651 ab.), Ostia Antica (1398 ab.), La Rustica (1393 ab.), Casalotti (1115 ab.), Fregene (1202 ab.).
Di questi centri alcuni sono divenuti, in seguito all'espansione posteriore al 1951 (non si posseggono ancora dati più recenti), appendici urbane, come Tor Sapienza e Prima Porta, altri sono la trasformazione di borgate rurali, come Ostia, la più antica, Acilia, Borghesiana, La Rustica, altri sono sorti come località balneari (oltre al Lido, Fregene), altri infine hanno per nucleo primitivo un casale (Morena, Cesano). Molto più frequenti sono i centri minori e i nuclei che si sono formati negli ultimi decennî intorno ad un vecchio casale, come ad es. Lunghezza (260 ab.), S. Maria di Galeria (97 ab.), Castel di Guido (134 ab.), Castel di Leva (62 ab.), Isola Farnese (291 ab.), Maccarese (815 ab.), ecc. Ma i casali sono quasi tutti ormai trasformati, sì che hanno perduto la tradizionale struttura, adeguata a condizioni economiche che si vanno rapidamente evolvendo.
Il Lido, che, come si è già detto, forma, con i dintorni immediati, una circoscrizione a sé (1320 ha), aveva al censimento 1951, 13.777 ab., al 31 dicembre 1953, 15.338 ab., al 31 dicembre 1956,19.885 ab. e 21.626 ab. nel 1959. La sua funzione non è più solo e tanto quella di stazione balneare, ma quella di località residenziale per molte persone che si recano quotidianamente per lavoro a Roma, cui è legata da comunicazioni celerissime (mezz'ora dalla stazione di Termini). La cittadina ha mutato perciò la sua fisonomia anche dal punto di vista edilizio; essa è dotata di tutti i servizî pubblici, di scuole, ritrovi, centri assistenziali, ecc. Vedi tav. f. t.
Bibl.: Annuario statistico della città di Roma 1952-54, Roma 1957; F. Castagnoli, C. Cecchelli, G. Giovannoni, M. Zocca, Topografia e urbanistica di Roma, ivi 1958; Urbanistica, nn. 27 e 28-29, 1959 (due fascicoli dedicati allo sviluppo urbanistico di Roma); Roma, Popolazione e territorio dal 1860 al 1960, Roma 1960.