Uomo politico polacco (Varsavia 1864 - Drozdovo presso Łomża 1939); fu il teorico e uno dei fondatori e capi del partito democratico nazionale polacco (Demockracja narodowa). Deputato alla Duma dal 1906, propugnò una politica di intesa con la Russia considerando la Germania come il maggiore ostacolo alla resurrezione della Polonia. Rappresentante del governo polacco alla conferenza della pace con I. Paderewski, tornò in Polonia nel 1920 ma non riuscì a intendersi con J. Piłsudski a causa del diverso orientamento soprattutto in politica estera; egli auspicava infatti uno stato più compattamente polacco e una politica che risolvesse compiutamente il problema occidentale, cioè tedesco. Min. degli Esteri nel gabinetto di W. Witos dall'ott. al dic. 1922, D. si appartò quindi dalla vita politica attiva, rimanendo capo della democrazia nazionale. Delle sue opere politiche si ricordano: Myśli nowoczesnego Polaka ("Pensieri di un polacco moderno", 1904); Polityka polska i odbudowanie państwa ("La politica polacca e la ricostruzione dello stato", 1925).