DEPAOLI, Romeo
Nacque a Trieste il 2 genn. 1876 da Giuseppe, agente commerciale, a Luigia Ionke. Frequentò nella città natale, tra il 1891 e il 1896, la scuola tecnica di arti e mestieri conseguendo il titolo di disegnatore tecnico. In seguito frequentò il politecnico di Vienna.
Dal 1903 svolse, per una ditta locale (Picciolla e Benedettich), mansioni di capomastro muratore ottenendo la nomina di maestro costruttore; in seguito esercitò con il titolo di costruttore edile autorizzato e diresse varie costruzioni, tutte a Trieste, dal 1904 al 1913, firmando direttamente i progetti. Sempre nel 1904 costituì l'impresa di costruzioni Piccin & Depaoli. Il 12sett. 1901 sposò Cecilia Giorgeri.
Dopo una lunga malattia, morì a Trieste il 18 genn. 1916 (cfr. necrol. in Il Lavoratore, 18 genn. 1916).
Il D. può essere considerato uno dei principali esponenti del liberty a Trieste. Autodidatta, risentì dei modelli del floreale italiano, in particolare lombardo, e della secessione viennese (specie delle opere di Max Fabiani). Nei singoli edifici introdusse motivi propri delle diverse correnti, pur senza distaccarsi, nelle strutture di carattere monumentale, dall'impostazione architettonica della fine '800: riuscì così a far convivere componenti di derivazione classica e liberty, inventando un vero e proprio "lessico depaoliano" (Carboni Tonini, 1975). Già nei primi progetti (1903-1905) egli propose motivi decorativi di carattere vegetale e di gusto tipicamente fioreale, creando nel contempo giochi chiaroscurali sulle facciate. Una notevole purezza formale appare ancora in alcune ville costruite sull'altopiano di Trieste, ma con la progettazione di casa Smolars (1906) e casa Polacco (1908) il D. palesò la sua piena autonomia espressiva. La decorazione esuberante, in alcuni momenti quasi di marca eclettica, si impose sulla superficie degli edifici, i quali però. a loro volta, assumono un aspetto quasi scenografico, proprio della specifica architettura triestina della fine Ottocento.
Degli edifici costruiti a Trieste ricordiamo, con la data riportata sui singoli progetti: viale Ippodromo 12 (2 giugno 1903); via della Tesa 60 (16 sett. 1903); via Piccardi 53 (3 luglio 1903); via Pascoli 44 (14 ag. 1903); viale XX Settembre 87 (14 dic. 1903); via dell'Istria 180 (2 genn. 1904); via Galleria 4 (6 febbr. 1904); via dell'Industria 65 (6 maggio 1904); via Nazionale 38 (30 nov. 1904); via Udine 2 (26 apr. 1905); via Bersezio 22 (2 dic. 1905); via S. Nicolò 36 (20 apr. 1906); via Madonnina 9 (25 apr. 1906); via Marchesetti 16 (16 sett. 1906); via Montecucco 5 (29 ag. 1907); via dell'Istria 43 (20 marzo 1908); via Imbriani I (30 ag. 1908); via S. Giacomo in Monte 2 (29 maggio 1913).
Fonti e Bibl.: Il Piccolo, 30 ag. e 6 sett. 1908; M. Walcher Casotti, Architettura d'Europa, in Quassù Trieste, Treviso 1968, pp. 132 s.; N. Carboni, L'architetto triestino R. D., tesi di laurea, facoltà di magistero, Univers. degli studi di Trieste, a.a. 1971-1972; Mostra del Liberty ital. (catal.), Milano 1972, pp. 95 s.; N. Carboni Tonini, Un maestro del liberty a Trieste: R. D., in Arte in Friuli arte a Trieste, Udine 1975, pp. 83 ss.; M. Nicoletti, L'architettura liberty in Italia, Bari 1978, p. 274; E. Campailla, Trieste liberty, Trieste 1980, pp. 26, 45, 59, 74, 108 ss., 113.