rondoni e colibrì
Uccelli sempre in volo
Pur avendo un aspetto molto diverso, rondoni e colibrì appartengono a due famiglie strettamente imparentate. Le differenze nella forma del corpo dipendono dallo stile di vita: i rondoni sono acrobati dell’aria che catturano piccoli insetti in volo, mentre i colibrì si nutrono di nettare infilando il lungo becco nella corolla dei fiori. Entrambi, però, lavorano sospesi nell’aria e hanno zampe molto ridotte
Molti confondono i rondoni con le rondini o credono che questi Uccelli appartengano alla stessa famiglia. Altri, peggio ancora, pensano che i rondoni siano i maschi delle rondini. In realtà, questi Uccelli appartengono a due ordini diversi: i rondoni (famiglia Apodidi) appartengono all’ordine degli Apodiformi, insieme ai colibrì, mentre le rondini (famiglia Irundinidi) sono Passeriformi (passeri).
Il termine apodiformi significa «senza piedi» ed è una voluta esagerazione del fatto che questi Uccelli possiedono piedi molto piccoli, inadatti per saltellare sui rami e talvolta perfino a reggersi su un ramo. Quando vedete alcuni uccellini con la coda forcuta posati su un filo della luce, potete essere sicuri che si tratta di Irundinidi (rondini o balestrucci), perché i rondoni sono incapaci di reggersi in questo modo. Rondoni e rondini si somigliano tanto, pur non essendo imparentati tra loro, perché queste due famiglie svolgono un lavoro molto simile: catturano insetti molto veloci direttamente in volo. Per fare ciò possiedono ali lunghe e appuntite, code forcute che consentono loro di cambiare rapidamente direzione e un becco corto, ma largo alla base, che si spalanca per centrare il bersaglio. Il fenomeno per cui due organismi si somigliano molto perché esercitano una ‘professione’ simile, pur non essendo strettamente imparentati, si chiama convergenza adattativa.
La famiglia Apodidi comprende un centinaio di specie sparse in tutti i continenti, anche se la massima diversità si riscontra nella fascia tropicale, dove sono più numerosi gli insetti di cui si nutrono. Si tratta di operatori ecologici utilissimi in quanto consumano un enorme numero di mosche e di altri Ditteri. Essendo incapaci di aggrapparsi ai rami, i rondoni nidificano in cavità sulle pareti rocciose. Alcune specie hanno imparato a sfruttare le costruzioni umane, in particolare castelli, templi, cattedrali, palazzi e altri edifici.
Dall’alto dei loro nidi, i rondoni spiccano il volo gettandosi direttamente nel vuoto, mentre trovano una certa difficoltà a sollevarsi in volo dal suolo. L’adattamento alla vita aerea è così marcato che questi uccelli possono accoppiarsi e perfino dormire sospesi nell’aria.
I rondoni fabbricano il nido impastando il fango con la saliva e formando una sorta di coppa attaccata alle rocce. Le salangane sono rondoni del genere Collocalia, largamente diffusi in tutta l’Asia meridionale, alcuni dei quali fabbricano il nido usando esclusivamente la saliva indurita. Sono questi i famosi nidi di rondine (che in realtà bisognerebbe chiamare nidi di rondone o, meglio ancora, nidi di salangana), considerati una prelibatezza nella cucina tradizionale cinese. Le salangane vivono in colonie formate da centinaia di migliaia di individui, e nidificano all’interno di grandi grotte a diversi metri di altezza. La raccolta dei nidi, in seguito all’aumento del tenore di vita in Cina, sta mettendo in pericolo la sopravvivenza di questi Uccelli.
I colibrì sono piccoli, o piccolissimi, Uccelli del Nuovo Mondo, dalla splendida livrea colorata con riflessi metallici. Sono Apodiformi della famiglia Trochilidi (circa 330 specie) e vivono soprattutto nell’America centro-meridionale, anche se una specie si estende fino nell’Alasca. Vivono in quasi tutti gli ambienti, ma la maggior parte si trova nelle foreste tropicali del Brasile e dell’Ecuador. Grazie al loro becco lungo e sottile, raccolgono il nettare dei fiori dalla corolla profonda mentre rimangono sospesi in aria agitando le ali con grande rapidità (80 battiti al secondo). Le specie più piccole pesano appena 2 g! Sorprendente è la loro capacità di entrare in torpore, rallentando il metabolismo (circolazione e respirazione) durante le ore fredde della notte per risparmiare energia.