ROTTERDAM (XXX, p. 174; App. II, 11, p. 753)
Terminata la ricostruzione delle gravissime distruzioni operate dalla guerra, continua l'espansione dell'abitato secondo il criterio adottato dal piano (v. App. II) di localizzare le varie attività in quartieri differenziati. Particolare sviluppo ha avuto la zona industriale sulla sinistra della Nuova Mosa, affiancata al porto, che ha dato alla città una funzione industriale più marcata che nell'anteguerra. La popolazione cittadina è di 725.000 ab.; quella dell'area urbana di circa 900.000. Sempre maggiore diviene l'importanza del porto, vero cuore della città, dal quale dipende, più o meno direttamente, tutta la vita economica. Nel 1959 vi sono entrate 22.702 navi che hanno sbarcato merci per 51 milioni di t e imbarcato per 19,5 milioni. Di queste, 6,4 milioni sono arrivate e 24,5 milioni sono partite per via fluviale. Questo complesso movimento fa di R. il primo porto europeo, preceduto nel mondo solamente da quello di New York; l'aumentata importanza degli anni più recenti è da mettere in rapporto coll'importazione di petrolio. Vedi tav. f. t.
Bibl.: M. H. Miller, Rotterdam. Reborn from ruins, in National Geogr. Magazine, CXVIII (1960), pp. 527-53.