Rotterdam
Città dei Paesi Bassi (588.500 ab. nel 2006, 1.176.900 l'agglomerato urbano). Distrutta durante la Seconda guerra mondiale da un bombardamento aereo tedesco (14 maggio 1940), divenne, già nei primi anni del dopoguerra, un terreno di sperimentazione dell'architettura contemporanea, e continua a mantenere questa tradizione con notevoli realizzazioni e con iniziative collaterali come, dal 2003, la Biennale internazionale di architettura.
Un importante centro di documentazione e museo per l'architettura è il NAi (Nederlands Architectuurinstituut); la sua sede (J. Coenen, 1988-1993) si trova nell'area del Museumspark, al bordo meridionale del centro della città, e consiste di quattro distinti volumi: ingresso e auditorium, ala espositiva, archivi, biblioteca con i soprastanti uffici. Sempre nel Museumspark (1985-1993, progetto d'insieme di R. Koolhaas e del paesaggista francese Y. Brunire) sono ubicati il Museum Boijmans van Beuningen (edificio del 1935 di A. van der Steur, ampliato nel 1988-1991 da H.-J. Henket), lo Chabot Museum (edificio del 1938 di G.W. Baas e L. Stokla, trasformato nel 1991-1993 dallo studio De Weger in museo per le opere dello scultore H. Chabot) e, infine, la Kunsthal (1987-1992), considerata uno dei capolavori di Koolhaas per la sua complessa articolazione spaziale e per l'uso 'decostruito' di forme architettoniche tratte dal recente passato. Koolhaas, insignito nel 2000 del prestigioso premio Pritzker, è considerato il più importante tra gli architetti operanti nei Paesi Bassi. Il suo studio OMA (Office for Metropolitan Architecture), che ha sede nella stessa R., ha elaborato numerosi progetti per la città, tra cui quello per De Rotterdam (1998), un grattacielo di 138 m situato vicino al fiume Maas, su quel molo Wilhelmina a cui attraccava tra il 1959 e il 1997 il De Rotterdam V, la più grande tra le navi dell'Holland Amerika Lijn (la compagnia che collegava l'Europa con il continente americano), e alla quale l'edificio metaforicamente si ispira.
Sono in cantiere diversi altri grattacieli progettati tra il 1998 e il 2002: i tre New Orleans (150 m ciascuno), del portoghese A. Siza Vieira, anch'essi situati sul molo Wilhelmina; il Coolsingeltoren o Luxortoren (215 m), di R. Steevensz; il Corsotoren (150 m), di H. Kollhoff; lo Jungerhanstoren o Eurobuilding (154 m), di J. Hoogstad. Questi edifici esalteranno lo skyline ad andamento verticale della città (che si discosta non poco da quello più orizzontale caratteristico delle città dei Paesi Bassi) e si aggiungeranno agli altri dello stesso tipo già esistenti: le due torri Nationale Nederlanden nel Delftse Poort (1987-1991; 151 e 93 m), di A. Bonnema; il Millennium (1992-2000; 138 m), dello studio canadese WZMH; il Waterstadtoren (2000-2004; 109 m), di H. Duijzer dello studio HM; ed, entrambi sul molo Wilhelmina, il World Port Center (1995-2001; 133 m), di N. Foster e H. Thomas dello studio inglese Foster & Partners, e il Montevideo (1999-2005; 151 m), di F.M.J. Houben dello studio Mecanoo.
Tra i principali se non il principale porto mondiale, R. sta seguendo una duplice politica, che tende da un lato all'ampliamento delle aree di attracco - come Maasvlakte, creata nel 1960 - e dall'altro a recuperare a usi residenziali e commerciali le zone più vicine al centro della città, ritenute non più idonee al carico e allo scarico delle merci. Tra gli esempi più riusciti di trasformazione vi è l'area di Kop van Zuid lungo il Maas (della quale fa parte il citato molo Wilhelmina), il cui progetto d'insieme (1986) è dovuto allo studio TKA. È collegata al centro grazie al ponte Erasmus (1990-1996), di B. van Berkel e F. Loos dello studio van Berkel & Bos, un'opera rilevante d'ingegneria che con i suoi 809 m scavalca il Maas; sorretto, tramite tiranti, da un unico ed elegante pilone inclinato, può, all'occasione, aprirsi per far transitare navi di grande cabotaggio. In prossimità del ponte e all'estremità orientale del molo Wilhelmina, fungendo quasi da porte simboliche al nuovo insediamento, sono situati il Toren op Zuid, noto anche come KPN Telecom Building (1997-2000; 98 m), dello studio italiano Renzo Piano Building Workshop, e il Nieuwe Luxor Theater (1996-2001), di P. Wilson e J. Yohe dello studio inglese Bolles+Wilson. Il primo è la sede di una compagnia telefonica, il secondo un teatro dedicato al musical e al cabaret. Entrambi, seguendo una tradizione tipicamente modernista, si rifanno metaforicamente al tema della nave: il Luxor per la complessa articolazione dei volumi, sia curvilinei sia rettilinei, colorati di un colore rosso brillante; il Toren op Zuid per la sua forma, che ricorda una vela sorretta da un albero inclinato. Quest'ultimo si caratterizza inoltre per l'originale facciata, in cui 896 lampadine comandate da un computer comunicano messaggi luminosi, e che funziona quindi quasi come un gigantesco schermo elettronico.
L'urbanizzazione di Kop van Zuid (125 ha) ha visto coinvolti numerosi soggetti pubblici e privati - lo Stato, la municipalità, l'autorità portuale, il Luxor Theater, costruttori e promotori immobiliari - e rappresenta un esempio notevole di urbanistica condivisa. A partire dal 1990 sono stati costruiti 400.000 m2 per uffici, 35.000 per attività commerciali e 60.000 per attività ricreative, oltre a circa 5000 abitazioni. Il molo Wilhelmina (progetto d'insieme di Foster e Thomas, 1992), in cui si concentrano gli edifici per uffici, con i suoi numerosi grattacieli diventerà uno dei nuovi poli di attrazione della città. Situato alla sua estremità occidentale è l'Hotel New York (1993; R. de Vos, D.J. van der Have, J.W. Loos), aperto a seguito del restauro e della ristrutturazione della storica sede della Holland Amerika Lijn (costruita nel 1901 da C.M. Droogleever Fortuyn, e ampliata nel 1920 da J. Muller e C.B. van der Tak).
Da sottolineare, infine, in pieno centro urbano, la Schouwburgplein (1991-1997), una piazza progettata da A.H. Geuze dello studio West 8, divisa in tre zone funzionali, ognuna trattata con una pavimentazione diversa e attrezzata con strutture che interagiscono con gli utenti.