RUANDA (A. T., 118-119)
Territorio dell'Africa centrale già compreso nell'Africa Orientale Tedesca, ed attualmente, insieme col limitrofo territorio dell'Urundi, posto sotto mandato belga. Il Ruanda occupa la regione tra il lago Kivu e il corso del Kagera comprendendo il versante meridionale della catena vulcanica del Kirunga, ed è limitato a sud dal corso dell'Akangaru (affluente del Kagera) che lo separa dall'Urundi. Compreso tra il Congo Belga, il Protettorato dell'Uganda, il Territorio del Tanganica e l'Urundi, esso abbraccia un'estensione di 26.000 kmq. per la massima parte occupata da alture vulcaniche e da elevati ripiani che toccano i 3000 m. intramezzati da aree di sprofondamento il cui fondo è occupato da laghi chiusi. Noto appena per informazioni indirette raccolte dai viaggiatori sino alla fine del secolo XIX, fu visitato per il primo dal tenente C.A. von Gotzen, che lo attraversò in vario senso, e a cui si deve la scoperta del lago Kivu (1894). Compreso nella zona equatoriale tra le latitudini estreme di 1° e 3° lat. S., il Ruanda ha clima tropicale mitigato dalla considerevole altitudine, cosicché la temperatura scende anche sotto lo zero. Abbondanti le piogge, ripartite in due periodi: settembre-dicembre e febbraio-maggio. Numerosi corsi d'acqua lo solcano, appartenenti in maggioranza al bacino del Kagera (Nilo) e solo in piccola parte a quello del Lago Kivu e del suo emissario Rusisi (Congo). La popolazione, stimata di 1.450.000 ab., appartiene in proporzioni diverse, a tre gruppi etnici distinti: i Wahutu (negri Bantu), agricoltori e allevatori di bestiame che ne costituiscono la grande maggioranza, i Watussi gente etiopica di alta statura, svelti e intelligenti, che costituiscono la classe dominatrice e poche migliaia di Batua, pigmei cacciatori e artigiani. L'islamismo ha avuto sinora nel paese scarsa penetrazione. Missioni cattoliche ed evangeliche vi esercitano il loro apostolato e vi curano l'istruzione.
Politicamente il Ruanda costituisce un regno retto da una monarchia ereditaria con potere assoluto, oggi frenato dalle autorità belghe. Ne è capoluogo Kigali. Risorsa principale del paese è la pastorizia; ma l'elevata densità della popolazione richiederebbe di dare un maggiore sviluppo alle coltivazioni agricole per soddisfare le esigenze dell'alimentazione soggetta alle conseguenze di frequenti carestie. Il suolo è in superficie generalmente composto da laterite. Il clima sarebbe adatto anche alle popolazioni europee.
Il Ruanda unitamente all'Urundi, occupati dalle forze belghe durante la guerra mondiale, vennero per l'accordo anglo-belga del 30 maggio 1919, ratificato dalla Società delle Nazioni il 31 agosto 1923, affidati per mandato al Belgio che nel 1925 li aggregò alla colonia del Congo, mantenendoli sotto un'amministrazione separata e sotto l'autorità di un vicegovernatore generale. Il mandato del Ruanda-Urundi abbraccia complessivamente un'estensione di chilometri quadrati 53.200 e ha una popolazione di 3.450.000 ab. Ne è capitale Usumbura sul Lago Tanganica nell'Urundi; ma dovrebbe essere trasferita nella nuova città di Astrida nel Ruanda presso il confine meridionale. Il vicegovernatorato è diviso in due residenze con sedi rispettivamente a Kigali per il Ruanda e a Kitega per l'Urundi. Il mandato ha un proprio bilancio che per il 1933 ascendeva a 43 milioni di franchi per le entrate e a 64 milioni per le spese. Il suo commercio esterno fu di 2 milioni per le importazioni e di 12 milioni per le esportazioni, in grande maggioranza pelli.
Bibl.: B. Corti, Il Ruanda-Urundi sotto il mandato belga, in Oltremare, settembre 1932.