Famiglia di piante Dicotiledoni, ordine Sapindali, comprendente piante per lo più legnose, con fiori e frutti molto vari. Il monofiletismo della famiglia R. è sostenuto dalla presenza nel mesofillo di cavità contenenti oli e confermato da studi sul DNA dei cloroplasti effettuati negli anni 1990. A questa famiglia appartengono circa 1600 specie, tra cui gli agrumi.
La ruta è il nome comune del genere Ruta e in particolare di Ruta graveolens (v. fig.). Il genere comprende una quarantina di specie, diffuse dal Mediterraneo alla Siberia orientale, di cui 6 presenti in Italia. Ruta graveolens è spontanea in Italia e nell’Europa meridionale-orientale, spesso coltivata negli orti e inselvatichita. È un suffrutice alto fino a 1 m con foglie bipennatosette, glauche, pellucido-puntate (ghiandole oleifere), con fiori gialli; emana un odore forte e penetrante. Per le proprietà digestive, la pianta intera e le foglie sono usate in liquoreria, come l’essenza che se ne ricava.
L’olio essenziale di ruta è un liquido vischioso da incolore a giallo-pallido, fluorescente, di odore acre e sapore amaro, che si ottiene dalle foglie di r. per distillazione con vapor d’acqua. Costituito prevalentemente (90% ca.) da metileptilchetone e da metilnonilchetone, contiene anche gli alcoli corrispondenti ai due suddetti chetoni, sia liberi sia esterificati. Si usa in liquoreria (preparazione di essenze per cognac ecc.) e in farmacia.