Pittore olandese (Assendelft 1597 - Haarlem 1665), figlio di Jan, fu allievo (1612-22) di F. P. de Grebber. Molto importante per la sua formazione fu l'amicizia con l'architetto e pittore J. van Campen. Fece numerosi viaggi di studio, documentati da disegni spesso datati. Dal 1628, anno in cui eseguì la prima veduta dell'interno di S. Bavone a Haarlem (Oosterbeeck, coll. privata) si dedicò quasi esclusivamente alla pittura di architetture, a quel genere cioè che aveva come soggetti interni o esterni di edifici e che ebbe largo successo in Olanda. Dipinse e disegnò con fedele esattezza di preferenza interni di chiese, dando alle forme architettoniche una limpidezza cristallina e ricreandone l'atmosfera severa e mistica, grazie a una fine sensibilità per lo spazio, la luce e il colore (S. Giovanni a Utrecht, 1645, Utrecht, Centraal Museum; S. Odulphus a Assendelft, 1649, Amsterdam, Rijksmuseum; S. Lorenzo a Alkmaar, 1661, Rotterdam, Museum Boymans-van Beuningen). Usò un rigoroso metodo di lavoro, eseguendo misurazioni e rilievi degli edifici, piante in scala e accuratissimi disegni preparatorî. I suoi dipinti, quasi sempre su tavola, riportano l'indicazione del luogo e la data di esecuzione, assumendo così notevole importanza documentaria. Non fu pittore di figure; le piccole e rare figure dei suoi dipinti furono talvolta eseguite da altri, come A. van Ostade o J. Both. Tra i suoi pochi esterni si ricorda la Piazza S. Maria a Utrecht, 1661 (Rotterdam, Museum Boymans-van Beuningen).