Vedi Saint Lucia dell'anno: 2012 - 2013 - 2014 - 2015 - 2016
Saint Lucia è un piccolo stato caraibico che ha raggiunto la piena indipendenza dal Regno Unito nel 1979.
Storicamente, olandesi, francesi e inglesi stabilirono sull’isola le prime colonie permanenti nel 17° secolo. Nel 18° secolo lo sviluppo di una fiorente industria dello zucchero rese il possesso dell’isola sempre più appetibile, inducendo i britannici a contenderne il controllo ai francesi. A seguito della disfatta napoleonica, nel 1815 Londra riuscì a stabilire definitivamente la sua sovranità su Saint Lucia. Al termine di un secolo di dominio coloniale britannico, nel corso del Novecento all’isola vennero concessi crescenti poteri di autogoverno: dalla Costituzione del 1924, all’istituzione nel 1956 dei primi dicasteri permanenti, con competenze sempre più estese. Abbandonata la Federazione delle Indie Occidentali nel 1962, Saint Lucia ha imboccato un’autonoma strada verso l’indipendenza, che ha raggiunto nel 1979, continuando però a far parte del Commonwealth britannico. Per questo motivo capo di stato formale è ancora la regina d’Inghilterra, Elisabetta II. La regina delega i suoi compiti di governo, comunque esclusivamente cerimoniali, a un governatore generale. Sotto di lui, le dinamiche politiche prendono corpo nell’alveo di un sistema parlamentare di tipo inglese, nel quale l’esecutivo è legato da un rapporto di fiducia al Parlamento bicamerale.
L’importazione del modello politico inglese e del suo sistema bipartitico non ha tuttavia conferito ai due partiti maggiori lo stesso ruolo che essi normalmente occupano nel Regno Unito: alla tipica alternanza alle posizioni di governo della madrepatria si è contrapposta sull’isola l’egemonia del conservatore United Workers Party (Uwp), rimasto al governo quasi ininterrottamente dal 1964 al 1997. St. Lucia Labour Party (Slp) è invece stato all’opposizione dal primo triennio dopo l’indipendenza fino al 1997, anno in cui ha conseguito una schiacciante vittoria che gli ha garantito la permanenza al potere per quasi un decennio. Sconfitto alle successive elezioni del 2006, l’Slp si è aggiudicato nuovamente la maggioranza dei seggi nelle ultime elezioni del 30 novembre 2011, segnando probabilmente l’inizio di una nuova alternanza al potere.
La popolazione di Saint Lucia è molto omogenea sia dal punto di vista etnico, sia da quello dell’appartenenza confessionale. Circa il 90% della popolazione è di discendenza africana, mentre un 6% è mulatto e il 3% degli abitanti discende dagli indiani d’Asia. Il 70% degli abitanti è cristiano cattolico, e un ulteriore 10% è cristiano protestante o anglicano.
Oggi l’economia dell’isola dipende principalmente dalla produzione bananiera e dal turismo, settore in cui consegue grande successo, aggiudicandosi ripetutamente il titolo di migliore meta al mondo per la luna di miele dal World Travel Awards. La notevole stabilità politica del paese, sommata ai miglioramenti infrastrutturali nel settore dei trasporti e dei servizi idrici, ha attratto un significativo ammontare di investimenti diretti esteri. Per via della sua partecipazione ai progetti di integrazione economica regionale, infine, l’isola condivide la moneta con altri otto paesi tra i nove membri dell’Organizzazione degli stati dei Caraibi Orientali (l’unica eccezione sono le Isole Vergini Britanniche).
Saint Lucia non ha un esercito, ma mantiene una guardia costiera e un’unità speciale paramilitare all’interno del corpo di polizia. Le relazioni estere dell’isola sono pacifiche, e i suoi maggiori partner sono gli Stati Uniti e l’Unione Europea.