Nome dato a una popolazione del Montana occidentale e da questa passato a indicare una grande famiglia linguistica dell’America Settentrionale, che comprende numerosi gruppi abitanti la British Columbia (Lillooet, Ntlakyapomuk, Shuswap, Okanagan, Bellacoola ecc.), l’isola di Vancouver (Comiakin, Hellelt ecc.) e i vicini territori statunitensi dei bacini del Fraser e del Columbia (S. propri o Flathead, Nisqualli, Tillamook ecc.), fino alle coste del Pacifico. La cultura dei S. è intermedia fra quelle dei pescatori della costa e dei cacciatori dell’interno; anche i S. della terraferma praticano largamente, oltre la caccia, la pesca del salmone. I vari gruppi sono divisi in clan esogamici, a discendenza patrilinea, o in bande, e in passato erano in continua guerra fra loro o contro i vicini. La schiavitù, la celebrazione di potlatch (➔) e la deformazione artificiale del cranio erano tratti caratteristici.
La famiglia linguistica s. comprende molti dialetti che si possono distinguere in due gruppi: dell’interno e della costa. Le parlate, caratterizzate dal diffusissimo impiego del raddoppiamento con funzioni morfologiche, sono considerate da alcuni studiosi affini alle lingue wakash e chimakua, con cui formerebbero la grande famiglia linguistica mosan.