Frascino, Salvatore
Critico letterario (Acquaformosa, Cosenza, 1899-Grosseto 1969); allievo di C. de Lollis e di V. Rossi, fu collaboratore della " Cultura "; professore nei licei di Palermo, Roma, Firenze e Grosseto, ove fu anche preside (dal 1953).
Autore di un ampio e meditato saggio su Suono e pensiero nella poesia dantesca, in " Giorn. stor. " suppl. n. 24 (1928), minuziosa indagine sull'endecasillabo dantesco condotta soprattutto sul suono degli elementi vocali del verso, completò in modo pregevole il commento alla Commedia lasciato incompiuto dal Rossi al XXII canto del Purgatorio (D.A., La D.C., commentata da V. Rossi e da S. Frascino, Milano-Roma 1941-1948; 19657), e scrisse alcuni saggi danteschi, tra i quali giova citare La colpa dei suicidi nel concetto di D., in " Giorn. stor. " XC (1927) 211-215; Cesare, Catone e Bruto nella concezione dantesca, in " Civiltà Moderna " II (1930) 850-874; Il preludio del poema dantesco, in Annuario del Liceo-Ginnasio Carducci-Ricasoli di Grosseto 1954-1957, 5-37; Luoghi, fatti e personaggi maremmani nella D.C., con una questione sulla interpretazione della oscurità di S. Fiora, in " Bull. Soc. Stor. Maremmana " XV (1967) 9-31.