Giuliano, Salvatore
Bandito (Montelepre, Palermo, 1922-Castelvetrano, Trapani, 1950). Latitante dal 1943, entrò in contatto con il Movimento indipendentista siciliano e poi, attraverso l’intelligence USA, con l’EVIS (Esercito volontario per la indipendenza siciliana), nel quale raggiunse il grado di colonnello. La sua banda si legò quindi a settori dei servizi segreti e del neofascismo, e praticò il terrorismo politico contro i partiti di sinistra e le occupazioni delle terre che nel dopoguerra si moltiplicavano in Sicilia. Dieci giorni dopo la vittoria elettorale del Blocco del popolo, il 1° maggio 1947, G. fu quindi uno dei principali artefici della strage di Portella della Ginestra. Fu ucciso dal cognato Gaspare Pisciotta in accordo con le forze dell’ordine. Lo stesso Pisciotta morì avvelenato nel carcere dell’Ucciardone dopo aver rivelato connivenze e coperture della banda, e alla vigilia della sua testimonianza al processo sulla strage.