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PUGLISI, Salvatore Maria

di Alessandra Manfredini - Enciclopedia Italiana - V Appendice (1994)
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PUGLISI, Salvatore Maria

Alessandra Manfredini

Studioso di preistoria, nato a Catania il 13 giugno 1912, morto a Roma il 2 aprile 1985. Dopo aver compiuto gli studi universitari a Roma, e aver frequentato la Scuola archeologica ad Atene, entrato a far parte dell'amministrazione dell'Antichità e Belle Arti, lavorò presso le Soprintendenze della Lombardia, della Sardegna, delle Marche (a lui è dovuto l'allestimento della sezione preistorica del Museo Nazionale di Ancona), svolgendo contemporaneamente ricerche archeologiche in Italia e in Africa settentrionale. A partire dagli anni Sessanta iniziò il suo insegnamento presso l'università di Roma, dove tenne per oltre vent'anni la cattedra di Paletnologia e, con una visione interdisciplinare, si preoccupò dell'istituzione di insegnamenti intesi a completare e arricchire la paletnologia, quali la protostoria europea, l'etnografia preistorica dell'Africa, l'ecologia preistorica, la preistoria del Vicino e Medio Oriente, la storia del Vicino Oriente Antico. In occasione del Congresso internazionale di preistoria e protostoria del 1962, allestì il Museo delle Origini, situato nella facoltà di Lettere dell'università di Roma, validissimo supporto didattico e centro di ricerca scientifica.

Dopo una serie di articoli e saggi sulla preistoria italiana, pubblicò La civiltà appenninica. Origine e sviluppo delle comunità pastorali in Italia (1959), la sua opera più completa, nella quale meglio si può cogliere la ricchezza degli spunti interpretativi e il rigore metodologico. La sua ricostruzione dell'età del Bronzo in Italia, attraverso studi sulla sussistenza, l'ergologia, l'ambiente, i rapporti sociali ed economici dei gruppi, rappresenta tuttora una tappa fondamentale nella storia degli studi. In quest'opera confluiscono le numerose esperienze di ricerca sul terreno, che caratterizzano P. come archeologo ''militante'': tra i suoi più importanti scavi, sono da ricordare quello sul Palatino, che mise in luce un abitato di capanne della prima età del Ferro (Gli abitatori primitivi del Palatino attraverso le testimonianze archeologiche e le nuove indagini stratigrafiche sul Germalo, in Mon. Ant. Lincei, 41, 1951; Scoperta di tombe arcaiche nel Foro Romano, in Riv. Scienze Preistoriche, 8, 1-2, 1953); quello del sito eneolitico di Conelle di Arcevia (Marche), che, configurandosi come scavo-scuola, fu campo di esercitazione per gli studenti di paletnologia per oltre un decennio; quello di Coppa Nevigata (Puglia), con la sua imponente stratigrafia dal Neolitico al Bronzo (Industria microlitica nei livelli a ceramica impressa di Coppa Nevigata, in Riv. Scienze Preistoriche, 10, 1955). P. fu tra i primi ad avvalersi di tecniche di scavo estremamente raffinate: l'attenzione al processo di deposizione stratigrafica, l'uso delle surveys come indispensabili componenti della ricerca sul terreno, l'approccio interdisciplinare nel recupero dei dati paleoambientali, ne fanno un precursore di metodologie oggi universalmente praticate. Altrettanto importanti le sue ricerche in Turchia (Malatya), svolte in collaborazione con A. Palmieri (Missione Archeologica Italiana a Malatya, in Oriens Antiquus, 6, 1967, pp. 309 s.; 7, 1968, pp. 127 ss.), in Egitto, in Sudan e nel Sahara libico, che affrontano sia i temi dell'urbanizzazione, sia quelli, relativi a momenti più antichi, del passaggio da un'economia di caccia/raccolta a un'economia di produzione, temi tuttora di grande attualità.

Tra le sue molteplici iniziative va ricordata la fondazione della rivista Origini, il cui obiettivo era quello di indagare i processi culturali più che i singoli dati tipologici, l'integrazione della ricostruzione archeologica con i dati naturalistici: preistoria e protostoria vi sono intese "come studio sulla formazione delle civiltà antiche e non solamente come documentazione di momenti e situazioni culturali che si collocano anteriormente alla storia".

Vedi anche
Età del Brónzo Brónzo, Età del Espressione introdotta nella letteratura paletnologica nel 19° sec., per indicare, nel quadro della storia dell’umanità, la fase intermedia tra l’Età della Pietra e quella del Ferro. Il concetto di ‘età dei metalli’ è oggi ritenuto puramente convenzionale, in quanto riunisce in un’unica ... università università Istituto scientifico e didattico di ordine superiore che ha potere di conferire un riconoscimento giuridico particolare a chi ha fruito dell’insegnamento impartito all’interno di esso dai docenti delle varie materie. 1. Le universita degli studi nella storia Nell’antichità classica non ... Età del Ferro Ferro, Età del Espressione usata comunemente per designare gli aspetti culturali preistorici e protostorici caratterizzati dall’uso del ferro. Questa civiltà sorse in seno a quella del Bronzo, senza mutamenti sostanziali di condizioni generali di vita, intorno alla fine del 2° millennio a.C. - inizio ... magazine Tipo di rivista nata in Inghilterra, ma che ebbe fortunati imitatori ovunque: conteneva notizie, articoli di critica letteraria e scientifica, saggi, novelle, romanzi, versi. Il più antico esempio può considerarsi il Gentleman’s Journal (1691-94) di P. Motteux; ma nella integrità delle sue caratteristiche ...
Vocabolario
salvatóre
salvatore salvatóre s. m. e agg. (f. -trice) [lat. tardo salvator -ōris, der. di salvare «salvare»]. – 1. s. m. Chi, e anche ciò che salva da un pericolo, materiale o spirituale: il s. della patria; con la sua sicura diagnosi, il nostro...
Marìa
Maria Marìa. – Nome proprio di donna, frequente nel mondo ebraico, forse di antica origine egiziana; in partic., nome della Madonna, madre di Gesù. Le tre Marie, Maria madre di Gesù, Maria di Cleofa e Maria di Magdala, le quali accompagnarono...
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