Ultimo dei Giudici d'Israele, vissuto verso la metà del sec. 11º a. C. Figlio di Elcana e di Anna, fu consacrato nazireo nel santuario di Silo, dove era sommo sacerdote il pio ma debole Eli. Eletto giudice in un periodo di grave crisi, quando i vittoriosi Filistei riuscirono a catturare l'Arca dell'Alleanza, S., organizzatore religioso più che condottiero, decise di consacrare un re per gli Israeliti. Fu eletto Saul, che assunse il potere politico, mentre S. mantenne quello religioso. Venuto a contrasto con Saul, S. consacrò in seguito re David; quindi si ritirò in Rama, dove morì. Il suo spirito fu rievocato da Saul prima della battaglia sul Gelboe. I due libri di S., che nei manoscritti ebraici non sono separati, appartengono al gruppo dei cosiddetti Profeti Maggiori (libri storici); nella traduzione dei LXX e nella Volgata sono anche chiamati Libri dei Re (I e II) e uniti agli altri due, che pertanto prendono la numerazione III e IV. Si possono dividere in tre parti: la prima (I Samuele, 1-12) narra la storia di S., le vicende dell'Arca e la consacrazione di Saul, che fissa la capitale in Galgata; la seconda (I Samuele, 13-31) narra la storia di Saul, dalla sua inimicizia con S. alle lotte condotte contro i Filistei e alla morte, nonché le vicende che precedono l'ascesa di David al trono; la terza parte (II Samuele, 1-24) narra la storia del regno di David. Il Talmūd attribuisce a S. la paternità dei libri omonimi, ma S. morì prima che si svolgesse una parte degli avvenimenti narrati. Oggi si riconoscono nell'opera numerose fonti, alcune delle quali molto antiche, come per esempio il cantico di Anna, il lamento di David per Saul e quello per Abner, l'inno e il testamento di David. I riferimenti che l'autore del libro fa alla propria epoca consentono di stabilire che egli visse al tempo della monarchia divisa, mentre la duplice redazione di alcuni episodî, talvolta in forma sensibilmente divergente (come per l'introduzione di David alla corte di Saul), fa supporre una più tarda sistemazione del testo non completamente organica. Non è stata ancora accertata la natura delle fonti: sembra però che i libri di S. presentino affinità col libro dei Giudici.