Storico e filologo (Sad, Transilvania, 1745 - Budapest 1806), nipote del vescovo Ioan Inocenţiu. Studiò a Vienna e insegnò poi al seminario di Blaj. Sostenne l'origine latina del cristianesimo dei Romeni e la riforma della lingua romena con l'eliminazione dei vocaboli di origine slava e la loro sostituzione con vocaboli tratti dal latino e dall. In collaborazione con Gh. Şincai scrisse gli Elementa linguae daco-romanae sive valachicae (1780); prendendo a base la prima traduzione romena della Bibbia (Bibbia di Bucarest, 1688), ne curò una completa revisione e la stampa (1795: Bibbia di Blaj). Delle oltre 60 opere teologiche, storiche, filosofiche e letterarie, lasciate per lo più manoscritte, si ricorda ancora Istoria, lucrurile şi întîmplările românilor ("La storia, le cose e le vicende dei Romeni", 4 voll., 1806).