Vedi San Marino dell'anno: 2012 - 2013 - 2014 - 2015 - 2016
San Marino è una piccola repubblica situata nel cuore dell’Italia centrale, al confine tra Emilia Romagna e Marche. È il terzo stato più piccolo al mondo dopo il Principato di Monaco e il Vaticano e tra le repubbliche più antiche: la tradizione fa risalire la sua fondazione intorno all’anno 301.
I rapporti con l’Italia, principale partner commerciale e finanziario, sono fondamentali. Già nel 1862 i due paesi conclusero un accordo di amicizia e cooperazione e le relazioni sono tuttora amichevoli, anche se recentemente si sono create tensioni per le richieste e le misure italiane volte a contrastare l’evasione fiscale e il riciclaggio. A tale riguardo San Marino ha adottato una nuova politica per garantire una maggiore trasparenza: ha cancellato il segreto bancario e concluso accordi per lo scambio di informazioni in materia fiscale. Nel 2009 l’Oecd aveva posto il paese nella ‘lista bianca’ (stati o territori che hanno seguito le regole internazionali, stipulando almeno 12 accordi conformi a queste regole) dei paradisi fiscali ma, nel gennaio 2011, ha riscontrato che San Marino non si è ancora pienamente adeguato agli standard internazionali sullo scambio di informazioni.
Circa i rapporti con l’Unione Europea (Eu), nel 1991 San Marino ha concluso un accordo con la Comunità economica europea per istituire un’unione doganale e promuovere la cooperazione. Nel luglio 2010 era stato proposto un referendum sulla richiesta di adesione all’Eu, ma il governo sammarinese ha deciso di bloccarlo e riproporlo tre anni più tardi. Indetto per il 20 ottobre 2013, non ha raggiunto il quorum necessario del 32%, nonostante abbia visto la vittoria di misura dei voti favorevoli all’entrata nell’Eu.
San Marino è attivo nelle principali organizzazioni multilaterali ed è membro delle Nazioni Unite, dell’Imf e del Consiglio d’Europa.
Dal punto di vista istituzionale, è una repubblica parlamentare dalle antiche istituzioni, che risalgono all’11° secolo. Il Parlamento, noto come il Consiglio grande e generale, è monocamerale e composto da 60 membri, eletti a suffragio universale diretto ogni cinque anni. Il Consiglio nomina ogni sei mesi i due capitani reggenti che compongono la reggenza, l’organo collegiale che costituisce l’entità apicale del sistema e svolge funzioni di capo di stato. Il potere esecutivo è detenuto dal Congresso di stato, composto da un numero massimo di dieci segretari ed espressione della maggioranza consiliare.
I risultati delle elezioni politiche 2012 sono stati all’insegna tanto della continuità quanto della novità, dal momento che hanno registrato la vittoria di un’inedita coalizione elettorale (San Marino bene comune) che ha unito il Partito democratico cristiano sammarinese e Alleanza popolare, già al governo della legislatura uscente, con il Partito dei socialisti e dei democratici, precedentemente, invece, all’opposizione.
Il potere giudiziario, ordinario e amministrativo, è affidato a magistrati non sammarinesi designati dal Consiglio grande e generale. Unica eccezione viene fatta per i giudici ‘conciliatori’, che possono essere cittadini della repubblica. Pur essendo uno stato neutrale, San Marino dispone di corpi militari: non esiste servizio militare obbligatorio, ma tutti i cittadini dai 18 ai 60 anni possono essere arruolati in caso di necessità. Il paese sta attraversando una grave crisi economica iniziata nel 2009 e dovuta soprattutto alla caduta della domanda italiana e allo ‘scandalo riciclaggio’ che ha coinvolto la maggiore banca nazionale (la Cassa di risparmio della Repubblica di San Marino), sempre nel 2009. Da queste difficoltà il sistema sammarinese fatica tutt’oggi a riprendersi. Il turismo e il settore bancario costituiscono i principali comparti dell’economia. Il settore creditizio nel suo complesso – banche e assicurazioni – rappresenta una quota importante del pil nazionale, intorno al 15% del totale. Di rilievo anche i proventi derivanti dall’emissione di francobolli e monete. Il fenomeno del ‘frontalierato’ è significativo: oltre 6000 lavoratori italiani e residenti in Italia (circa il 30% dei lavoratori dipendenti a San Marino) concorrono alla creazione della ricchezza sammarinese.