Poeta (Torino 1578 - ivi 1646), gentiluomo del duca Carlo Emanuele I di Savoia; a lui il duca affidava le proprie opere letterarie da limare e compiere. Ambasciatore di Savoia a Roma (1627-37), intorno a lui e al card. Maurizio di Savoia si riuniva l'Accademia dei Desiosi. Richiamato a Torino, fu nominato sovrintendente alle Finanze e precettore del futuro Carlo Emanuele II. Arrestato dai Francesi insieme al nipote Filippo (v.), fu però subito liberato. Scrisse tra l'altro il poemetto didascalico Autunno (1604) e la favola pastorale Alvida (1606).