Poeta ungherese (Sümeg 1772 - ivi 1844), fratello di Károly. A Vienna, membro della guardia reale, venne a contatto con i circoli intellettuali. Nel 1796 combatté in Italia, dove cadde prigioniero dei Francesi; in Provenza si immerse nello studio di Petrarca, sotto l'influsso del quale scrisse, in due parti: Himfy szerelmei "Gli amori di H." (Kesergő szerelem "L'amore doloroso", 1801, e Boldog szerelem "L'amore felice", 1807). Gran successo ebbero le sue romanze-ballate, Csobánc, Tátika e Somló, evocazione dei castelli antichi della regione transdanubiana, edite in Regék a magyar előidőkből ("Saghe dei tempi antichi ungheresi", 1807).