Comune della prov. di Grosseto (62,9 km2 con 2782 ab. nel 2008). Il centro è situato a 687 m s.l.m. presso le sorgenti del fiume Fiora alle estreme pendici meridionali del Monte Amiata. Ha un aspetto medievale, accentuato dal colore cupo delle antiche case in trachite.
Ricordata dall’8° sec., all’inizio del 12° sec. era possesso degli Aldobrandeschi; nel 1216, con la divisione in quattro comitati delle terre degli Aldobrandeschi, divenne sede del ramo di questa famiglia detto dei conti di S., cadendo da allora sempre più in soggezione di Siena. In seguito al matrimonio di Cecilia, figlia del conte Guido ultimo degli Aldobrandeschi, con Bosio, figlio illegittimo di Muzio Attendolo Sforza, e alla rinuncia in favore di Cecilia da parte delle sorelle dei loro diritti sulla contea, feudo e titolo passarono agli Sforza (1469), e in seguito agli Sforza-Cesarini (1673). Nel 1633 gli Sforza vendettero la sovranità di S. al granduca Ferdinando II di Toscana, che la concesse loro in feudo; nel 1789 il granduca Leopoldo avocò il feudo alla corona di Toscana.
Nella pieve delle SS. Fiora e Lucilla un bellissimo complesso di opere robbiane (Andrea Della Robbia e scolari).