SANTERAMO in Colle (A. T., 27-28-29)
Grossa borgata della provincia di Bari, situata sopra una collina, a 503 m. s. m., a E. della fossa premurgiana. Il suo nome si deve a Sant'Erasmo, vescovo d'Antiochia, che vi si rifugiò per sfuggire alle persecuzioni di Diocleziano; fu dominio feudale, e conserva un artistico palazzo marchionale, la chiesa del Carmine e le catacombe di San Patrizio. Santeramo è un importante centro commerciale di cereali, vini, lane e latticinî; ha la stazione ferroviaria sulla linea Rocchetta Sant'Antonio-Gioia del Colle.
Il territorio è esteso 143,35 kmq. e conta 17.017 ab. (1931; 15.495 nel 1921) che vivono quasi tutti accentrati nel capoluogo, con appena 220 ab. in case sparse. I prodotti agricoli principali sono grano, avena, fave, patate, ortaggi, vino, olio d'oliva e frutta. Vi è anche un discreto allevamento di bestiame sui pascoli, che occupano circa 1/3 della superficie.