Giurista italiano (Palermo 1875 - Roma 1947); ha insegnato diritto amministrativo e costituzionale nelle univ. di Camerino, di Modena, di Milano e di Roma. Insegnò anche diritto ecclesiastico e internazionale.
Fu presidente del Consiglio di Stato (1928-44) e senatore del regno (dal 1934). Grande innovatore, ha rivolto lo studio a molteplici discipline giuridiche ed ha elaborato una teoria generale del diritto nella quale emergono la concezione del diritto come istituzione e la teoria del pluralismo giuridico. Ha fatto parte della scuola italiana di diritto pubblico (v. Orlando, Vittorio Emanuele). Particolarmente nota la sua costruzione teorica dell’interesse legittimo.
Tra le sue opere: La teoria dei diritti pubblici soggettivi (1897, nel Trattato di diritto amministrativo diretto da V.E. Orlando, 1904); Principi di diritto amministrativo italiano (1902; 1912 3° ed.); L’ordinamento giuridico (1917); Corso di diritto costituzionale (1926); Corso di diritto amministrativo (1930); Frammenti di un dizionario giuridico (2 voll. 1947); postuma è stata pubblicata una raccolta di Scritti minori (2 voll., 1950).
□ Giuristi anche il figlio Salvatore (n. Modena 1904 - m. 1975), prof. di diritto civile nella univ. di Firenze, e Silvio (n. Modena 1907), prof. di istituzioni di diritto romano nell'univ. di Torino.