Santiago de Compostela
Città della Spagna nordoccidentale, in Galizia. Sorta nel sec. 9° intorno al sepolcro dell’apostolo s. Giacomo (sp. Santiago), fatto costruire dal vescovo Teodomiro (secondo una leggenda del sec. 6°-7° s. Giacomo il Maggiore sarebbe morto in Spagna), vi si trasferirono i vescovi di Iria. Sede di concili (810, 862, 899), prescelta da re Sancio e da re Bermudo II per l’incoronazione, divenne un centro importante. Saccheggiata dai normanni intorno al 968 e distrutta nel 997 da al-Mansur, fu ricostruita grazie agli sforzi del suo vescovo Diego Gelmírez (sec. 11°), il quale inoltre ottenne per la sede di S. l’elevazione ad arcivescovado e iniziò la costruzione della nuova cattedrale, che ebbe poi una scuola fiorente. Già da tempo S. era divenuta meta di uno dei più frequentati pellegrinaggi del mondo cristiano; poi l’afflusso si fece enorme, e divenne famoso il camino de Santiago, che univa Barcellona a Padrón sull’Atlantico ed era dotato di rifugi e di ospedali. Con la fondazione dell’università nel 1532 S. divenne uno dei centri intellettuali più vivi della Spagna; d’altronde il commercio della città fu assai fiorente fin verso la fine del sec. 18° quando i traffici si spostarono verso la costa.